UN COP29tenutosi a Baku, ha portato alla luce un accordo finanziario che stanzia 300 miliardi di dollari all’anno fino al 2035 ai paesi in via di sviluppo. Questo importo, che proverrà da fonti pubbliche e private, è stato approvato tra le critiche di diverse nazioni. La delegata dell’India, Chandni Raina, ha espresso la sua insoddisfazione, sottolineando che l’importo è inadeguato e che i paesi sviluppati non adempiono ai loro obblighi. La valutazione dell’accordo è negativa, poiché il valore concordato è inferiore ai 100 miliardi di dollari stabiliti nel 2009, soprattutto se si tiene conto dell’inflazione. Il documento include un articolo che riafferma la responsabilità dei paesi ricchi nel fornire risorse ai paesi in via di sviluppo. Inoltre, vi è un incentivo per questi paesi a versare anche contributi volontari.
Anche altre nazioni, come Bolivia, Nigeria, Malawi e Pakistan, hanno espresso malcontento per il contenuto dell’accordo, rafforzando l’idea che il sostegno finanziario è insufficiente. Il testo finale della conferenza invita tutti i soggetti coinvolti a collaborare per aumentare i finanziamenti per il clima, con l’obiettivo di raggiungere almeno 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035. La presidenza della COP 29 ha sottolineato che si sono tenute consultazioni costanti per cercare di raggiungere un consenso, anche di fronte a importanti sfide geopolitiche.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
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