Il nome Pacaembu è diventato un dettaglio nella comunicazione visiva del nuovo Mercado Livre Arena Pacaembu, come viene ora chiamato lo stadio di San Paolo. Le targhe installate nell’arena, però, non hanno ricevuto la necessaria approvazione da parte del Consiglio Comunale per la Conservazione del Patrimonio Storico (Conpresp).
Spetta alla Giunta l’autorizzazione alla ristrutturazione del complesso sportivo, bene vincolato, avvenuta a marzo. Tra le 11 linee guida stabilite, l’ultima prevedeva che il consorzio avrebbe dovuto completare il progetto con la consegna dei quaderni di segnaletica, che avrebbero dovuto essere approvati anche dall’ente. Non solo ciò non è avvenuto, ma le targhe installate hanno cambiato significativamente il nome di Pacaembu.
Quando contattata, Allegra Pacaembu ha raccontato Foglio che “la segnaletica ha carattere indicativo, non pubblicitario” e “non presenta alcuna interferenza applicabile all’approvazione degli organi comunali, oltre a quelle già ottenute”. Il municipio ha precisato che “qualora venisse riscontrata un’irregolarità, la struttura sarà invitata a rimuovere l’informazione dal luogo”.
A settembre, Rafael Carvalho, uno dei partner del concessionario, ha inviato un’e-mail a Conpresp informando “piccoli aggiustamenti della nomenclatura” nel progetto, dopo aver formalizzato un contratto sui diritti di denominazione con Mercado Livre, a gennaio. Il progetto iniziale, di febbraio, prevedeva sulla segnaletica solo il nome “Pacaembu Stadium”.
Il giorno successivo, l’architetto Jorge Ricca Junior, della Direzione del Patrimonio Storico del Comune, ha emesso un parere in cui suggerisce l’approvazione del progetto, che è stato iscritto all’ordine del giorno della riunione del Conpresp di dicembre, quando è stata avanzata una richiesta di parere.
Anche senza approvazione, Allegra ha installato nello stadio cartelli con il marchio Mercado Livre Arena Pacaembu, come ha mostrato lunedì Rede Globo (13).
Il giorno dopo, la sottoprefettura di Sé ha avviato un procedimento amministrativo per indagare sul caso. Dalle fotografie risulta che, su un unico cartello, il nome “Mercado Livre” appare sette volte.
Innanzitutto nel logo, in cui è evidenziato il nome dell’azienda di e-commerce, “Arena” in un carattere di dimensioni simili e “Pacaembu” in minuscolo. Il nome dello stadio appare in primo piano così come le traduzioni in spagnolo e inglese per ciascun settore, come “Piscina Olímpica Mercado Livre” e “Centro de Tênis Mercado Livre”.
Il contratto di concessione dello stadio ad Allegra impone alla società di “mantenere il nome ‘Estadio Paulo Machado de Carvalho’ e il suo soprannome ‘Pacaembu’ nel nome del complesso”, ma non si occupa dei diritti sul nome. La possibilità di cessione del nome appare nel Business Plan di riferimento, allegato al contratto.
HA Foglio il concessionario ha affermato che il progetto di segnalamento è stato “discusso e approvato dallo staff tecnico di DPH/Conpresp e UPPH/Condephaat” e che segue le linee guida della Convenzione di Concessione e della normativa applicabile.
“I segnali sono indicativi, non pubblicitari. Sono richiamati alla corretta nomenclatura e non presentano alcuna interferenza applicabile all’approvazione degli organi comunali, oltre a quelle già ottenute”, ha commentato Allegra.
Il concessionario intende riaprire ufficialmente lo stadio il 25, in occasione della finale di Copinha. La società ha già organizzato test event, uno dei quali, a dicembre, è stato sospeso a causa dell’allagamento dello stadio. Allegra ha ritenuto il consiglio comunale responsabile dei detriti che hanno bloccato il tubo dell’acqua piovana, causando l’incidente.