La CNMC e la vita dei cittadini | Economia
Iniziamo il 2025 con importanti questioni in sospeso nell’agenda economica. Esiste un netto contrasto tra il comportamento generale dell’economia e la percezione dei cittadini. La redditività delle aziende spagnole continua ad aumentare e ha raggiunto livelli record nel terzo trimestre del 2024, fino al 25,4% del valore aggiunto sulle vendite, secondo l’Osservatorio dei margini delle imprese. Gli ultimi due anni sono stati anche anni di profitti storici per le istituzioni finanziarie, grazie all’aumento dei tassi di interesse e al trattamento privilegiato concesso dalla Banca Centrale Europea.
L’inarrestabile concentrazione economica sta aumentando il potere di mercato delle aziende, il che significa la loro capacità di fissare i prezzi. L’incremento dei margini commerciali è stato notevole lo scorso anno soprattutto nel settore del gas, dell’energia elettrica e soprattutto nel settore alimentare. Di fronte a questa realtà implacabile, la sicurezza e i diritti dei cittadini dipendono sempre più dalle organizzazioni pubbliche che garantiscono il corretto funzionamento dei mercati e il rispetto delle leggi.
In Spagna, questa funzione è svolta dalla CNMC creata nel 2013. La sua legge istitutiva stabilisce che “La Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza mira a garantire, preservare e promuovere il corretto funzionamento, la trasparenza e l’esistenza di una concorrenza effettiva in tutti i mercati e settori produttivi, a beneficio dei consumatori e degli utenti”.
Ci sono leggi più antiche che sembrano non appartenere più al nostro mondo odierno. Non siamo di quel mondo, come cantava Raimon. Mi riferisco al Regio Decreto del 3 maggio 1993, firmato dal ministro socialista Carlos Solchaga. Ha stabilito un codice generale di condotta con regole molto chiare e semplici per proteggere gli investitori. “Tutte le persone e gli enti devono agire nell’esercizio delle loro attività, in modo imparziale e senza anteporre i propri interessi a quelli dei propri clienti, a proprio vantaggio e per il buon funzionamento del mercato.” 30 anni fa.
Nel suo bilancio d’anno, l’associazione Asufin ha giustamente ricordato i pareri pendenti della CNMC su due questioni importanti: “Perché il rialzo dei tassi di interesse della BCE che abbiamo subito dalla metà dell’anno precedente (2023) non viene trasferito? alla remunerazione dei risparmi dei consumatori? L’associazione rimprovera alla CNMC di “non aver ancora fornito l’analisi del livello di concorrenza tra le banche che aveva promesso e che potrebbe confermare l’esistenza di una concertazione per limitare il costo delle passività per i suoi clienti”. Ha anche ricordato al garante del buon funzionamento del mercato che deve pronunciarsi sull’imposta bancaria e se gli enti la trasmettono alle commissioni dei loro clienti.
Maggiore è il potere degli oligopoli, maggiore è la necessità di controllo del mercato. Il benessere dei cittadini non dipende solo dai loro stipendi e pensioni, ma sempre più dal costo e dalle condizioni dei servizi e delle forniture di base. Gli abusi di mercato causano sempre più danni e vengono compiuti nella più impunità.
