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La CNJ rimuove il giudice citato per aver agito contro le urne



Il Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ) ha deciso di rimuovere temporaneamente il giudice federale della IV Regione Sandro Nunes Vieira. È stato menzionato nel rapporto della Polizia Federale (PF) riguardante l’indagine della Corte Suprema Federale (STF) che indagava su un tentativo di colpo di stato. Il ministro Alexandre de Moraes ha revocato la riservatezza del rapporto martedì scorso (26)

In una nota inviata alla stampa, la CNJ ha informato che il caso è trattato in segreto e che la decisione è stata presa dopo che il consiglio ha ricevuto una lettera dell’STF sulla condotta del magistrato.

Nel verbale, il PF sottolinea il coinvolgimento del giudice “nell’ambito della preparazione del rapporto prodotto dall’IVL sugli attacchi alle macchine per il voto elettronico” basato sui dialoghi estratti dal cellulare del tenente colonnello Mauro Cid, ex aiutante di Jair Bolsonaro -campo (PL). Sandro Nunes ha lavorato presso la Corte Elettorale Superiore (TSE) nel 2022.

Secondo la corporazione, il 19 novembre 2022, quando “Valdemar Costa Neto annunciò il problema che avrebbe colpito le urne prodotte prima del 2020”, l’ex consigliere di Bolsonaro, Marcelo Câmara, inviò a Mauro Cid un file .pdf dal titolo “nota giudice sandro vieira nuni”.

“Sulla base delle informazioni ottenute, il giudice Sandro, citato il 16 novembre 2022 e indicato dal presidente del Partito Liberale come una delle persone che hanno mantenuto i contatti sulla questione, non ha rispettato la sua richiesta di riserva riguardo alla sua nome”, afferma il PF.

Il PF ha anche segnalato le conversazioni tra Marcelo Câmara e il giudice Sandro in cui si è parlato delle macchine per il voto elettronico e dell’azione del PL contro le elezioni.

“In questo contesto, le prove individuate dall’inchiesta dimostrano che Sandro Nunes Vieira ha agito illegalmente e clandestinamente, consigliando il Partito Liberale sulla rappresentanza elettorale contro le macchine per il voto elettronico”, afferma il PF nel rapporto.

Nonostante compaia nel rapporto del PF, il giudice federale non è uno dei 37 incriminati per il presunto tentativo di colpo di stato. Tuttavia, la STF ha chiesto alla CNJ la rimozione cautelare del giudice.

Nel documento di 884 pagine, il PF afferma che le prove raccolte nell’inchiesta dimostrano che Bolsonaro “ha pianificato, agito e avuto un controllo diretto ed effettivo sugli atti esecutivi compiuti dall’organizzazione criminale che mirava a realizzare un colpo di stato e l’abolizione dello Stato di diritto democratico”. Si afferma che, dal 2019, l’ex presidente ha diffuso “la falsa narrativa dell’esistenza di vulnerabilità e frodi nel sistema di voto elettronico del Paese”.



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