La Cina taglia le tasse sugli atti per cercare di rilanciare il mercato immobiliare
Il governo ha inoltre annunciato una riduzione di 50 punti base dell’aliquota minima di pagamento anticipato per l’imposta sul valore aggiunto dei terreni
UN Cina ha compiuto un passo significativo per rivitalizzare il proprio mercato immobiliare, che negli ultimi tempi è stato in difficoltà. Il Ministero delle Finanze del Paese ha rivelato una riduzione dell’imposta sugli atti, che ora sarà dell’1% per gli immobili fino a 140 metri quadrati, sia per la prima che per la seconda casa. Questo cambiamento mira a stimolare gli acquisti immobiliari e ad aumentare la fiducia dei consumatori. Per gli immobili superiori a 140 metri quadrati le nuove aliquote fiscali sono state adeguate all’1,5% e al 2%, a seconda della dimensione.
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Questa strategia fa parte di uno sforzo più ampio da parte del governo cinese per invertire il rallentamento del settore immobiliare, che è stato uno dei pilastri dell’economia del paese. La riduzione delle tariffe è un tentativo di rendere più conveniente l’acquisto di immobili. Oltre alle modifiche alle aliquote fiscali sugli atti, il governo ha anche annunciato una diminuzione di 50 punti base dell’aliquota minima di pagamento anticipato dell’imposta sul valore aggiunto per i terreni.
Questa misura aggiuntiva mira ad alleggerire l’onere finanziario per i costruttori e a incoraggiare nuovi progetti di costruzione, essenziali per la ripresa del mercato. Queste azioni fanno seguito alle dichiarazioni del Ministro delle Finanze Lan Fo’an, che aveva indicato la necessità di implementare incentivi fiscali per il settore immobiliare.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias