La CGU licenzia l’ex vicepresidente della Caixa per molestie morali e sessuali
Il Controllore Generale dell’Unione (CGU) ha confermato questo venerdì (22) il licenziamento per giusta causa dell’ex vicepresidente della Caixa, Antônio Carlos de Sousa, per la pratica di molestie morali e sessuali contro i dipendenti tra gli anni 2021 e 2022 .
Secondo la CGU, i fatti sono stati comprovati da un’indagine interna e sono avvenuti nelle vicepresidenze Strategia e Persone (VIEPE) e Logistica e Operazioni (VILOP), segnalati attraverso un canale interno sicuro.
“Le denunce riguardavano la persecuzione dei dipendenti, la rimozione ingiustificata dall’incarico e ripetute pratiche di molestie sessuali”, ha affermato la CGU. IL Gazzetta del Popolo cerca di contattare la difesa di Sousa per chiarimenti.
Il licenziamento per giusta causa di Antônio Carlos de Sousa è stato pubblicato nell’edizione di questo venerdì (22) della Gazzetta Ufficiale dell’Unione (DOU) e mette in evidenza l’impedimento ad occupare incarichi effettivi e in commissioni o funzioni di fiducia nell’esecutivo per otto anni (vedi per intero).
“Secondo l’indagine, le molestie morali si manifestavano attraverso trattamenti irrispettosi, umiliazioni costanti, minacce e imbarazzo nei confronti dei lavoratori. Le molestie sessuali comprendono comportamenti quali complimenti inappropriati, insinuazioni sessuali e inviti insistenti, creando intimidazione e disagio per le vittime”, ha aggiunto la CGU in una nota.
Sempre nel 2022, Sousa aveva lasciato la vicepresidenza della Logistica e delle Operazioni tra le prime accuse ed era tornato a occupare incarichi interni, essendo impiegato di carriera presso la banca. Era stato nominato dall’allora presidente della Caixa, Pedro Guimarães, anch’egli sospettato di molestie morali e che si dimise il giorno dopo la scoperta dei casi.
Guimarães è stato nominato presidente di Caixa all’inizio del governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ed era considerato uno dei più stretti alleati. Nella lettera di dimissioni dichiarava che lascerà il suo incarico per «difendersi dai mali lanciati contro di me, con il cuore sereno di chi non teme ciò che non ha fatto».