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La Camera sospende il voto sul PEC del pacchetto fiscale e l’analisi è prevista per giovedì (19)


La Camera dei Deputati ha rinviato il voto sulla proposta di emendamento alla Costituzione (PEC) che costituisce il pacchetto di tagli alla spesa del governo federale.

L’analisi del testo ha cominciato mercoledì (18), ma il presidente della Camera, Arthur Lira (PP-AL), ha sospeso la seduta intorno alle 23.30. L’analisi riprenderà questo giovedì (19).

Dietro le quinte, il rinvio è stato visto come un appello del governo per evitare che il testo venisse bocciato. Per accelerare l’elaborazione del progetto, garantendo l’analisi del PEC questa settimana, senza che il testo passi attraverso i comitati tematici, Lira ha aggiunto la proposta ad un testo del 2007, pronto per l’analisi della plenaria.

I deputati hanno dovuto votare un punto saliente affinché il testo preparato dal relatore, Moses Rodrigues (União-CE), sostituisse quello del PEC del 2007.

Il punto è stato approvato con 294 voti favorevoli e 172 contrari. Il punteggio è stato visto come un termometro per il governo, dato che il testo principale ha bisogno di almeno 308 voti in due turni per essere approvato.

Se il progetto verrà approvato dalla Camera, il testo passerà all’analisi del Senato. La proposta fa parte del pacchetto del governo volto a ridurre la spesa e raggiungere l’obiettivo fiscale.

L’aspettativa del team economico è che i testi vengano approvati entro la fine di quest’anno, prima della pausa parlamentare, che inizierà il 23 dicembre. In totale, il team economico stima un taglio di circa 70 miliardi di R$ entro il 2026.

Il progetto

Tra gli altri punti, il progetto limita il pagamento dei superstipendi per i dipendenti pubblici. Secondo l’articolo originale inviato dal governo, la concessione di fondi di compensazione che superassero il tetto di 44.000 R$ poteva essere resa possibile solo attraverso una legge complementare approvata dal Congresso.

Il relatore Moses Rodrigues ha modificato il testo, stabilendo che il pagamento sia consentito dalla legge ordinaria. In pratica, la modifica permette di approvare più facilmente l’analisi del progetto che autorizzerà i super stipendi.

Questo perché i progetti di legge ordinaria per essere approvati necessitano di un quorum inferiore rispetto ai progetti di legge complementari. Inoltre, il testo di Moses stabilisce anche che il pagamento dei fondi di compensazione non sarà limitato fino all’approvazione della legge da parte del Congresso.

Fundeb

Moses ha allentato anche un altro punto del testo inviato dal governo.

Inizialmente, la proposta prevedeva che l’Unione destinasse almeno il 20% della riscossione delle imposte al Fondo per il mantenimento e lo sviluppo dell’istruzione di base e la valorizzazione dei professionisti dell’istruzione (Fundeb), per consentire azioni volte a favorire la creazione e il mantenimento delle iscrizioni integrali. tempo nell’istruzione pubblica di base.

Il testo di Mosè riduceva la percentuale al 10%. Inoltre, il relatore ha definito che, a partire dal 2026, almeno il 4% del Fundeb sarà destinato alla creazione di iscrizioni a tempo pieno nell’istruzione di base, fino al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Piano nazionale di istruzione.

Altri punti

Un altro punto del testo riguarda la concessione del bonus salariale. Secondo la proposta, a partire dal 2026, la concessione verrà adeguata all’inflazione, fino a raggiungere un salario minimo e mezzo.

Il progetto autorizza inoltre l’Esecutivo a ridurre o limitare, in sede di elaborazione delle leggi di bilancio, le spese per la concessione di sussidi, contributi e benefici di carattere finanziario.

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