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La Camera respinge l’urgenza di un progetto che potrebbe fruttare 16 miliardi di R$ al governo



La Camera dei Deputati ha respinto martedì (17) la richiesta urgente del disegno di legge che modifica il processo di detrazione delle perdite derivanti dalle operazioni di credito dei clienti inadempienti da parte degli istituti finanziari del paese.

I voti favorevoli all’urgenza sono stati 244, 13 in meno del minimo necessario e 115 contrari. Se la richiesta fosse stata approvata, la proposta potrebbe essere analizzata direttamente in plenaria, senza passare per le commissioni. Il governo cerca di approvare le agende economiche prioritarie prima della pausa parlamentare, che inizierà venerdì (20).

La PL 3.802/24 è stata depositata dal capo del governo, il deputato José Guimarães (PT-CE), dopo che la misura provvisoria 1.261/24, di contenuto simile, ha perso la sua validità senza essere analizzata dal Congresso. Il deputato è stato presentato dal governo nell’ottobre di quest’anno. Il governo stima che raccoglierà 16 miliardi di R$ l’anno prossimo con l’emendamento alla legge 14,467/22.

Il progetto prevede un periodo di grazia più lungo per le banche per registrare le detrazioni per il 2024, che verrebbero registrate il 1° gennaio 2025. Se il testo verrà approvato senza modifiche, le registrazioni andranno da aprile 2025 a gennaio 2026.

Inoltre, estende il periodo stabilito per detrarre le perdite dall’utile netto da 36 mesi (3 anni) a 84 mesi (sette anni).

Nella motivazione, Guimarães ha affermato che, pur avendo “un sistema di detrazione più lento”, la misura “preserva il diritto al beneficio, tanto caro al settore, e fornisce il necessario equilibrio ai conti pubblici, consentendo alla riscossione di rimanere sostenibile nel tempo .”

Gli enti potranno inoltre optare, fino al 31 dicembre 2025, per una detrazione ancora più lunga, in ragione di 1/120 (10 anni). “Questa flessibilità è essenziale affinché ogni istituzione possa scegliere l’alternativa che meglio si adatta alla propria realtà finanziaria, consentendo una riduzione più dispendiosa in termini di tempo della base di calcolo, se lo desidera”, si legge nella proposta.

La proposta vieta inoltre la detrazione delle perdite relative all’esercizio 2025 per un importo superiore all’effettivo utile dell’anno per “garantire che gli enti non utilizzino le detrazioni in modo irresponsabile, evitando imprudenze nella gestione fiscale”.

Secondo il testo, queste perdite non vengono detratte perché superano il
l’utile dell’anno deve essere incluso nel saldo delle perdite da detrarre
84 o 120 mesi.



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Luca

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