La Camera dei Deputati ha approvato martedì (10) il disegno di legge complementare che tratta della rinegoziazione del debito degli Stati con l’Unione. Il punteggio è stato di 413 voti a favore e quattro contrari.
Ora il progetto ritorna al Senato federale per l’analisi.
Il testo è stato redatto dal presidente del Senato, Rodrigo Pacheco (PSD-MG), ed è passato alla Camera nell’agosto di quest’anno. Alla Camera, il relatore era con il deputato Doutor Luizinho (PP-RJ).
La proposta istituisce il Programma di pagamento del debito statale (Propag) per la rinegoziazione di oltre 760 miliardi di R$ di debiti dovuti dalle unità federali all’Unione.
Cambiamenti
Nel parere approvato, Luizinho ha modificato alcune parti del progetto passato al Senato. Ha prorogato il termine per l’adesione degli stati a Propag fino al 31 dicembre 2025. Al Senato il testo prevedeva 120 giorni dalla pubblicazione della legge di adesione.
Il relatore ha inoltre ordinato al Ministero delle Finanze di pubblicare un atto con i dati sui valori aggiornati del debito degli Stati, incorporati nel saldo debitore iniziale del contratto di rifinanziamento.
Inoltre, il deputato ha anche ampliato l’elenco dei metodi di pagamento e dei trasferimenti di beni per ridurre il debito. Nel testo approvato dal Senato era consentita l’utilizzazione di interessi sociali, di beni mobili o immobili, di crediti e di altri beni.
Luizinho ha previsto anche la possibilità di ridurre i debiti con i beni derivanti dall’esplorazione delle risorse naturali (petrolio, gas, energia, ecc.) e la cessione di crediti di debito attivi come mezzo di ammortamento straordinario.
Un’altra novità apportata dal deputato è stata la decisione di escludere dalla Propag chi ritarda nel pagamento delle rate per un periodo di tre mesi consecutivi o di sei mesi non consecutivi durante la durata del contratto.
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