Mercoledì scorso è stato approvato alla Camera un disegno di legge che consente agli indagati nelle indagini di polizia di registrare le armi da fuoco (11). La proposta prevede inoltre una serie di modifiche allo Statuto sul disarmo.
Il progetto, approvato con modifiche, torna ora al Senato per essere nuovamente votato.
Redatta dal senatore Wilder Moraes (PP-GO), la versione approvata della PL 9433/2017 comprende le modifiche del relatore, il deputato federale Ismael Alexandrino (PSD-GO).
Attualmente, il documento non consente alle persone indagate nelle indagini di polizia di procurarsi armi, cosa che cambierebbe con il testo.
Il documento iniziale non menzionava le eccezioni per le indagini, cosa che è stata modificata dal relatore.
Secondo il testo attuale non possono acquistare o registrare armi da fuoco solo coloro che rispondono a indagini o procedimenti penali per i seguenti reati:
- delitto doloso contro la vita;
- crimine qualificato come odioso o ad esso equivalente;
- delitto contro la dignità sessuale, tentato o consumato;
- crimine caratterizzato dalla legge Maria da Penha;
- delitto contro il patrimonio commesso con violenza;
- o reato di minaccia, ovvero commesso con minaccia grave.
Modifiche allo Statuto sul disarmo
La proposta del senatore si aggiunge ad altri progetti in corso alla Camera.
Uno di questi è la PL 6162/2005, dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL), quando ricopriva la carica di deputato, che modifica lo Statuto sul disarmo.
La norma prevede la reclusione da 2 a 4 anni per chiunque spari con arma da fuoco su strade pubbliche e luoghi limitrofi. La proposta di Bolsonaro prevede che ci sarà un’eccezione se la sparatoria avviene per legittima difesa o per quella di un’altra persona.
Il disegno di legge propone inoltre che le armi da fuoco sequestrate vengano donate alle Forze Armate e agli organi di pubblica sicurezza. Le armi sequestrate oggi devono essere distrutte.
I requisiti per dimostrare la capacità tecnica e l’attitudine psicologica non sono cambiati e rimangono gli stessi.
Inoltre, la proposta concede ai proprietari di armi da fuoco un periodo di un anno per richiedere la loro registrazione.
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