BC ha apportato 1,6275 miliardi di dollari in un’asta straordinaria, la più grande vendita spot in poco più di quattro anni, e ha anche offerto altri 3 miliardi di dollari in un’asta linea, una modalità con impegno di riacquisto
Lunedì (16) la Banca Centrale ha effettuato il più grande intervento sul mercato dei cambi a pronti dal 2020, con la vendita di 1,6275 miliardi di dollari in un’asta straordinaria. La misura è avvenuta nel contesto del rialzo del dollaro, che era quotato a 6,10 R$, per poi scendere a 6,03 R$ dopo l’operazione. Inoltre, 3 miliardi di dollari sono stati offerti in un’asta online, una modalità con un impegno di riacquisto.
Il rialzo del dollaro riflette la combinazione di uno scenario internazionale di apprezzamento della valuta americana e di incertezze fiscali in Brasile. Nelle ultime settimane la BC ha intensificato gli interventi sul cambio, realizzando quattro operazioni straordinarie in meno di una settimana. Venerdì (13), il comune aveva già venduto 845 milioni di dollari in un’asta in contanti.
L’asta di questo lunedì ha segnato la più grande iniezione di dollari in una singola operazione da marzo 2020, quando furono venduti 2 miliardi di dollari. Gli interventi mirano a ridurre la volatilità e correggere le disfunzionalità del mercato, seguendo la logica della domanda e dell’offerta. Nell’asta in linea, il riacquisto è previsto per marzo 2025. Questa modalità consente alla BC di offrire liquidità al mercato a breve termine senza ridurre in modo permanente le riserve internazionali del paese.
Il movimento avviene in un contesto di aumento del tasso di interesse di base (Selic), definito dal Copom (Comitato di politica monetaria della banca centrale). La scorsa settimana, il Selic è stato adeguato al 12,25% annuo, con ulteriori aumenti previsti nel 2025, che potrebbero portare il tasso allo stesso livello registrato durante la crisi fiscale del 2015-2016. Nonostante gli interventi e l’aggiustamento monetario, il dollaro mantiene una traiettoria rialzista, spinto dalle incertezze riguardanti l’approvazione del pacchetto di aggiustamento fiscale da parte del Congresso.
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Anche le dichiarazioni del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) contro gli alti tassi di interesse hanno contribuito ad aumentare i tassi futuri e ad intensificare la volatilità dei tassi di cambio. La Banca Centrale, sotto la guida di Gabriel Galípolo dal 2025 in poi, ha ribadito di agire sul tasso di cambio solo in situazioni di disfunzionalità, evitando interventi regolari per sostenere artificialmente il tasso di cambio del dollaro.
Pubblicato da Felipe Dantas
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale