Kataguiri propone la trasparenza nella spesa delle carte aziendali
La proposta determina che il contenuto completo delle spese, in formato aperto, delle fatture di qualsiasi scheda di pagamento aziendale che supera l’importo di R $ 5.000. Solo le informazioni che possono mettere in pericolo la sicurezza del presidente e del vicepresidente della Repubblica e dei familiari saranno riservate per un massimo di un anno dopo l’incidente.
Nel 2022, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva (PT) ha criticato la riservatezza e ha persino annunciato una proposta per terminare, tuttavia, l’idea non si è materializzata. D’altra parte, Lula ha deciso di aumentare le spese nascoste sulla carta aziendale nei primi due anni di governo e ha determinato la riservatezza di 100 anni sulla spesa, secondo un sondaggio di giornali Il globo.
Le carte aziendali pagano le spese di viaggio internazionali come commissioni aeroportuali e spese straordinarie. Ma pagano anche gli acquisti di cibo per il presidente, le loro famiglie e i server, nonché i banchetti offerti al Palazzo Alvorada. I rapporti sui blog hanno mostrato la spesa per bevande costose e sofisticate nei primi due governi di Lula e Dilma Rousseff.
Il dettaglio delle spese con le carte aziendali è confidenziale durante il periodo presidenziale per motivi di sicurezza, secondo la presidenza della Repubblica. I dati segreti vengono squalificati e divulgati dopo la fine dei mandati.
Cosa dice la proposta
Il progetto cerca di migliorare le “possibilità di ispezione degli organi di controllo interni”, come il controllore generale dell’Unione (CGU) e il tribunale federale di audit (TCU).
Secondo Kataguiri, l’idea della proposta “è quella di migliorare ed espandere la supervisione della spesa, oltre a garantire che la gestione delle risorse sia eseguita in modo più efficiente, efficiente e accessibile possibile”.
Nella giustificazione del progetto, il parlamentare sottolinea anche che “il rigore nel monitoraggio dei conti inibisce possibili deviazioni e promuove una cultura della responsabilità fiscale”.