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José Múcio comunica a Lula la sua intenzione di lasciare il Ministero della Difesa


La scelta del nuovo nome potrebbe avvenire in un momento di crisi di fiducia nelle Forze Armate, a causa del presunto tentativo di colpo di stato; per l’incarico è considerato il vice Geraldo Alckmin

José Múcio Monteiro, attuale ministro della Difesa, ha espresso l’intenzione di lasciare l’incarico dopo due anni di servizio. Nominato da Luiz Inácio Lula da Silva (PT), Múcio mirava a promuovere la pacificazione con le Forze Armate. Tuttavia, a 76 anni, ha dovuto affrontare problemi di salute ed è incoraggiato dalla sua famiglia a dare priorità al suo benessere.

La scelta del nuovo Ministro della Difesa è considerata cruciale, soprattutto in un momento in cui la fiducia nelle Forze Armate è stata scossa da un presunto tentativo di colpo di stato, indagato dalla Polizia Federale e che ha portato all’arresto di alcuni militari, tra cui il generale Walter Braga Netto, ex ministro della Difesa. Nonostante una convivenza relativamente armoniosa tra governo e militari, Múcio sottolinea alle persone a lui vicine che non esiste alcun rapporto amichevole tra i partiti.

Il possibile cambio al comando della Difesa potrebbe avvenire nel contesto di una riforma ministeriale che Lula sta valutando. Recentemente, un incidente che coinvolge un video della Marina ha suscitato polemiche quando si criticava l’inclusione delle forze armate nel pacchetto fiscale del governo. Dopo le critiche, il materiale è stato rimosso. In risposta a questa situazione, il governo ha deciso che tutte le campagne pubblicitarie delle Forze Armate debbano essere preventivamente approvate dal Ministero della Difesa, per evitare la politicizzazione delle istituzioni militari.

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La partenza di Múcio potrebbe aprire lo spazio a un nuovo ministro in grado di mantenere la stabilità nei rapporti tra governo e militari, un aspetto diventato sempre più rilevante negli ultimi tempi. Il vicepresidente Geraldo Alckmin è uno dei nomi citati come possibile successore.

Pubblicato da Felipe Dantas

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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