Jair Bolsonaro ribadisce che sarà candidato nel 2026
L’ex presidente ha espresso la fiducia nell’inversione del suo processo di inammissibilità, menzionando possibili cambiamenti nella Corte elettorale superiore
Durante un evento tenutosi a San Paolo, l’ex presidente Jair Bolsonaro ha riaffermato la sua intenzione di competere nel prossimo elezioni presidenziali. Durante la partecipazione a una fiera delle parti della motocicletta accanto al governatore di San Paolo, Tarcísio de FreitasBolsonaro ha detto che la sinistra darebbe un esempio se avesse sostenuto l’amnistia ai prigionieri dell’8 gennaio. Ha messo in evidenza l’importanza di un gesto di riconciliazione. Inoltre, Bolsonaro ha negato qualsiasi coinvolgimento in un presunto tentativo di colpo di stato, ricordando che all’epoca era all’estero e deridendo le accuse menzionando che era a Disneyland il giorno degli eventi.
Bolsonaro ha espresso la fiducia nell’invertire il suo processo di inammissibilità, menzionando possibili cambiamenti nella Corte elettorale superiore che potrebbe dissipare i dubbi futuri. Ha sottolineato che, sebbene non idoneo al momento, è determinato a candidarsi per la presidenza nel 2026. Durante il suo discorso, il governatore Tarcisio de Freitas e i membri della sua famiglia hanno governato come possibili candidati, riaffermando la propria leadership all’interno del partito.
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L’ex presidente ha anche colto l’occasione per commentare la situazione politica in altri paesi, come il Venezuela e la Romania. Ha criticato ciò che ha chiamato la legge, o interferenza politica nella destinazione di una nazione, evidenziando l’importanza di rispettare la sovranità dei paesi. Per quanto riguarda la pandemia di Covid-19, Bolsonaro ha difeso la sua gestione, affermando che non ha commesso errori e citando un rapporto del Congresso degli Stati Uniti che, secondo lui, avrebbe dimostrato la sua posizione corretta durante la crisi della salute.
Nel campo culturale, Bolsonaro non risparmiava critiche. Non si è pentito della perdita dell’Oscar da parte dell’attrice Fernanda Torres e ha criticato il film “Sono ancora qui”, sostenendo che la produzione non “non aggiunge nulla”. Nonostante le critiche, ha celebrato il rilascio di contatto con Valdemar da Costa Neto, presidente del suo partito.
Postato da Luisa Cardoso