Itamaraty chiederà al Venezuela informazioni su un agente di polizia argentino che sarebbe stato arrestato
Itamaraty ha chiesto all’ambasciata brasiliana a Caracas di chiedere informazioni al governo di Nicolás Maduro sulla situazione di un sottufficiale argentino che sarebbe stato arrestato in Venezuela, dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte del governo di Javier Milei.
UN CNN appreso da fonti governative brasiliane che l’ambasciata argentina a Brasilia ha inviato una richiesta al settore consolare del Ministero degli Affari Esteri chiedendo assistenza per il caporale Nahuel Agustín Gallo, che secondo il governo Milei era stato arrestato in territorio venezuelano. Fino a ieri (14), fonti di Brasilia affermavano di non essere a conoscenza della richiesta di aiuto argentina all’agente. Oggi (15), hanno riferito che l’ordine è stato localizzato.
Itamaraty ha quindi inviato istruzioni all’ambasciata brasiliana a Caracas per chiedere al Ministero degli Esteri venezuelano informazioni sulla situazione dell’agente della Gendarmeria Nazionale argentina, una delle forze di sicurezza federali del Paese.
Il governo brasiliano rappresenta gli interessi argentini in Venezuela da agosto, quando il corpo diplomatico di Milei fu espulso dal paese dal governo Maduro. Il Brasile ha assunto la custodia dell’ambasciata argentina in Venezuela e degli affari consolari del Paese.
Secondo il Ministero di Sicurezza argentino, il poliziotto si era recato in Venezuela per far visita alla fidanzata e al figlio e, “nonostante il carattere strettamente personale” della visita, è stato immediatamente arrestato, “senza alcun motivo legittimo e in aperta violazione delle norme i loro diritti fondamentali”.
In un’intervista a Rádio Mitre, il ministro della Sicurezza argentino, Patricia Bullrich, ha dichiarato che Gallo era detenuto in una base di intelligence governativa a Táchira, stato venezuelano al confine con la Colombia.
In un comunicato, il governo Milei ha chiesto il rilascio immediato dell’agente e ha dichiarato che non tollererà atti di questo tipo contro i suoi cittadini. Il Ministero degli Esteri argentino ha anche pubblicato una nota in cui avverte gli argentini di evitare o rinviare i viaggi in Venezuela a causa della situazione che, secondo lui, influisce sulla libertà e sulla sicurezza delle persone.
L’Argentina ha anche denunciato l’arresto di un lavoratore venezuelano presso la sua ambasciata a Caracas. Senza specificare la sua identità, dove è stato arrestato e in quali circostanze, la cancelleria di Milei ha precisato che l’episodio viola gli standard internazionali, in quanto non garantisce la protezione dei dipendenti della sua ambasciata.
I dipendenti locali delle rappresentanze estere non godono invece dell’immunità degli agenti diplomatici.
UN CNN ha contattato il governo venezuelano per confermare i presunti arresti dell’agente di polizia e dell’impiegato dell’ambasciata argentina, ed è in attesa di feedback.