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Istituita al Senato la commissione sulla gestione della dana presieduta dall’ex consigliere valenciano del PP Gerardo Camps | Spagna



Quasi tre mesi dopo una delle tragedie naturali più disastrose della storia della Spagna, il Senato ha istituito questo lunedì una commissione per cercare di chiarire gli errori nella gestione politica del disastro del 29 ottobre, oltre a cercare possibili nuove azioni per ricostruzione. Questa è l’unica indagine politica aperta, fino ad oggi, per chiarire cosa stavano facendo i politici, di qualsiasi amministrazione, nel momento in cui molti valenciani cercavano di sopravvivere arrampicandosi sugli alberi, aggrappandosi a un lampione o al tetto di un camion guardarono come la loro vita come la conoscevano veniva inesorabilmente inghiottita dall’acqua. Il tavolo, presieduto da colui che è stato ministro dell’Economia della Generalitat dal 2001 al 2011, il senatore del PP Gerardo Camps, ha avviato l’intervento chiedendo di “onorare le vittime” (che sono 232 morti) e che il dibattito si allontani dalla un’intenzione “di parte”. Qualcosa che sembra improbabile: la ferita aperta dalla gestione della catastrofe non ha fatto altro che approfondire le distanze tra il governo nazionale e quello regionale, guidato dal popolare Carlos Mazón.

In una seduta durata meno di 30 minuti, da quando alle 12 è stato istituito il tavolo della commissione, Camps ha avvertito il resto dei senatori che l’obiettivo principale è “rispondere con rispetto e giustizia”: “Signore e signori, abbiamo il dovere “morale di cercare la verità, con rigore, lasciando da parte interessi personali o di parte e concentrandosi su ciò che è importante: che una tragedia di questa portata non si ripeta”. Il senatore ha aggiunto: “Le vittime, le loro famiglie e le generazioni future si aspettano da noi magnanimità e impegno. Non possiamo e non dobbiamo deluderli. Confidiamo che alla fine di questo lavoro potremo guardarli negli occhi e dire loro che abbiamo fatto tutto il possibile per onorare la loro memoria e garantire il loro futuro”.

La seduta odierna si è limitata alla formazione del Consiglio, passo preliminare affinché nelle prossime sedute si possa definire l’ordine del giorno con lavori e presenze. Al momento non si conosce l’elenco di coloro che appariranno in questa commissione. Il partito di Alberto Núñez Feijóo, con la maggioranza assoluta alla Camera, non ha però chiarito se chiamerà a comparire anche il presidente della Generalitat, Carlos Mazón, il quale ha già pubblicamente dichiarato che, se non sarà convocato, si offrirà di apparire. Il PP ha già espresso l’intenzione di convocare l’ex ministro per la Transizione ecologica e attuale vicepresidente della Commissione europea, Teresa Ribera, per fornire spiegazioni in Senato sulla catastrofe.

Riguardo ai comparenti, il senatore di Compromís, Enric Morera, ha sottolineato questo lunedì: “Vedremo la cartina di tornasole delle sue parole “senza partigianeria”, nell’elenco dei comparenti. E il primo a cui chiedo di essere presente è il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, che ha chiesto la dichiarazione dello stato di allarme, comprendendo l’incapacità del presidente Carlos Mazón. “Da questo dipenderà se faremo una commissione paripé, come quella delle vittime della metropolitana di Valencia nel 2006, o se ciò che conta veramente sono le vittime.”

Le parole concordi pronunciate lunedì mattina da Camps sono arrivate solo tre giorni dopo l’ultimo scontro pubblico tra socialisti e popolari sulla gestione della tragedia. Giovedì Mazón ha detto alle Cortes: “Mi congratulo con il popolo di Gaza”, ha detto in tono ironico il leader del PP, “perché ieri abbiamo saputo che riceveranno più di 24 milioni di euro in aiuti diretti”. E ha continuato, con lo stesso tono: “Sono molto felice per la gente di Gaza, sono davvero molto felice. La Generalitat valenciana non riceverà alcun aiuto diretto dal governo Sánchez”. Successivamente, il resoconto ufficiale di Nuove Generazioni del PP ha trasmesso un tweet che insisteva sull’idea di paragonare gli aiuti umanitari al popolo di Gaza con quelli mobilitati per la dana: “Gaza, municipio della provincia di Valencia, ” ha detto con lo stesso atteggiamento scherzoso l’organizzazione giovanile dei popolari. Infine, il partito di Alberto Núñez Feijóo, lungi dal rettificare un confronto distorto e insensibile con la popolazione di Gaza, devastata da una guerra che ha lasciato decine di migliaia di morti, ha diffuso un messaggio simile sul suo account ufficiale su X: “Se chiedi aiuto in arabo arriva prima”.

Una delle principali incognite su quanto accaduto il 29 ottobre, che non è garantito che venga rivelata in questa commissione, sono i dettagli di ciò che il presidente della Generalitat, Carlos Mazón, ha fatto tra le due e mezza e le sette e mezza di quel fatidico pomeriggio . Chi erano i presenti al pasto e al dopocena, il tempo trascorso al ristorante El Ventorro, il costo del pranzo, le telefonate ricevute e quelle effettuate in quelle ore sono fatti che Mazón ha deciso di tenere nascosti, nonostante le continue domande dell’opposizione nelle Cortes valenciane.



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