Site icon La terrazza Mongardino

Israele nega l’accusa di aver ordinato ai soldati di compiere “uccisioni indiscriminate” a Gaza


Le accuse, riportate dal quotidiano Haaretz, sono state mosse da membri delle forze israeliane e includono segnalazioni di possibili violazioni dei diritti umani e crimini di guerra

Le Forze Armate di Israele hanno confutato le accuse secondo cui stavano effettuando un’uccisione indiscriminata di civili palestinesi nell’area del Corridoio Netzarim, situato in Striscia di Gaza. Le accuse, pubblicate dal quotidiano Haaretz, sono state mosse da membri delle forze israeliane e comprendono segnalazioni di possibili violazioni dei diritti umani e crimini di guerra. Secondo i rapporti, è stato dato l’ordine di sparare a chiunque attraversasse il ponte nel corridoio, indipendentemente dal fatto che fosse identificato come terrorista. Uno dei soldati ha riferito che, dopo aver sparato a un civile disarmato, un comandante ha elogiato l’azione, definendo la vittima un “terrorista”.

Segui il canale Jovem Pan News e ricevi le principali notizie sul tuo WhatsApp!

L’esercito israeliano ha difeso le proprie azioni, affermando che i suoi attacchi mirano esclusivamente a obiettivi militari e che vengono adottate misure per ridurre al minimo il numero delle vittime civili. Inoltre, l’istituzione ha negato che vi sia flessibilità negli ordini di comando, garantendo che tutte le operazioni seguano i protocolli stabiliti. Il generale Yehuda Vach, che guida la Divisione 252, è stato citato come responsabile dell’implementazione delle linee guida che hanno portato ad azioni estreme, come la classificazione di qualsiasi ciclista come potenziale collaboratore del terrorismo.

Pubblicato da Sarah Paula

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





source

Exit mobile version