Dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, ci sono stati attacchi transfrontalieri quasi quotidiani tra l’esercito israeliano e Hezbollah.
Lunedì Israele ha colpito i depositi di armi del movimento militante libanese Hezbollah nella valle di Bikaa, nel Libano orientale. Ne dà notizia TASR, secondo quanto riportato da AFP e Reuters.
L’agenzia di stampa libanese NNA ha riferito che lunedì sera tre località del Libano orientale sono state prese di mira da “attacchi aerei israeliani ostili”. Secondo il Ministero della Sanità libanese, l’attacco ha provocato otto feriti, tra cui due ragazze siriane di 5 e 15 anni.
Dall’inizio della guerra di Gaza, ci sono stati attacchi transfrontalieri quasi quotidiani tra l’esercito israeliano e Hezbollah. Questi attacchi hanno causato circa 582 vittime in Libano, soprattutto combattenti, ma anche almeno 128 civili. Da parte israeliana, secondo l’esercito, sono stati uccisi 22 soldati e 26 civili, come riporta l’AFP.
Secondo la Reuters, gli attacchi israeliani colpiscono regolarmente i combattenti di Hezbollah e i lanciarazzi, mentre sono più rari gli attacchi ai depositi di armi.
Sabato l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito dall’alto un deposito di armi di militanti libanesi. Almeno dieci persone, tra cui due bambini, sono state uccise nell’attacco. A luglio, l’esercito israeliano ha attaccato un deposito di armi nella città di Adloun, nel sud del Libano, a circa 30 chilometri dal confine con Israele.
Lunedì Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di attacchi contro postazioni militari nel nord di Israele. I militanti hanno utilizzato un drone per attaccare siti militari e truppe israeliane che si trovavano in prossimità del confine.