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Israele dichiara lo stato di emergenza dopo l’intensificarsi dei combattimenti con Hezbollah

Gli attacchi di lunedì nel Libano meridionale e orientale hanno causato almeno 350 morti, tra cui 24 bambini, e 1.246 feriti.

Lunedì il governo israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese dopo l’intensificarsi dei combattimenti tra l’esercito israeliano e il movimento militante Hezbollah in Libano. Lo stato di emergenza durerà fino al 30 settembre, ma finora l’esercito non ha dato istruzioni. Lo riferisce TASR in base a quanto riportato da DPA, AFP e Reuters.

Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano lunedì mattina. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno rivelato lunedì sera che gli attacchi aerei in Libano hanno colpito “più di 1.100 obiettivi” nelle ultime 24 ore, tra cui “edifici, veicoli e infrastrutture” in cui il movimento nasconde razzi, lanciatori, droni e altre attrezzature terroristiche.

“Oggi è un momento importante. In questa giornata abbiamo smantellato decine di migliaia di razzi e munizioni di precisione (del movimento). Ciò che Hizbullah ha costruito per 20 anni, a partire dalla Seconda guerra del Libano, ora sta davvero distruggendo l’IDF”, ha sottolineato il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant.

Gli attacchi di lunedì nel Libano meridionale e orientale hanno causato almeno 350 morti, tra cui 24 bambini, secondo il Ministero della Sanità libanese. Altre 1.246 persone sono rimaste ferite.

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