Invitare l’ONU e la Croce Rossa nella regione di Kursk è una provocazione, afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov
L’Ucraina ha chiesto al Comitato internazionale della Croce Rossa di esaminare la situazione nelle aree controllate da Kiev nella regione russa di Kursk. Ha anche invitato funzionari delle Nazioni Unite.
Lunedì il Cremlino ha definito una “provocazione” l’invio di rappresentanti dell’ONU e del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) da Kiev nelle aree della regione russa del Kursk sotto il suo controllo. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dall’AFP.
“Questa è una pura provocazione. E ci aspettiamo un approccio sobrio a tali dichiarazioni provocatorie” anche da parte dell’ONU e del CICR, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Lunedì l’Ucraina ha chiesto al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) di esaminare la situazione nelle aree controllate da Kiev nella regione russa di Kursk, invitando i funzionari delle Nazioni Unite. Il 6 agosto l’esercito ucraino ha attaccato la regione di Kursk, al confine con il territorio russo, occupando decine di villaggi e città.
La Russia ha annunciato solo la scorsa settimana di aver lanciato un’offensiva per spingere le truppe ucraine fuori dalla regione di Kursk e riprendere il controllo di alcune sue parti. In particolare, lunedì ha riferito di aver ripreso il controllo dei villaggi di Uspenovka e Borki, secondo la Reuters. Reuters osserva che le notizie non hanno potuto essere immediatamente verificate in modo indipendente.
