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Incontra: gli animali più stupidi del mondo

Ma accanto agli intellettuali della fauna, come i delfini e gli elefanti, ce ne sono altri il cui cervello è piuttosto primitivo.

Determinare il livello di QI delle bestie è molto difficile, ma gli scienziati ci stanno comunque provando e stanno stilando una classifica degli animali più stupidi del mondo.

Ippopotamo

All’inizio del XX secolo, un famoso zoologo svizzero sviluppò una scala di intelligenza dei mammiferi basata sui risultati dei suoi esperimenti e delle sue ricerche. L’ippopotamo si classificò ultimo, con un punteggio di soli 18 punti.

Per fare un confronto, i delfini hanno ottenuto 195 punti. Molti ricercatori non sono d’accordo, ma studiando la vita e il comportamento di questi animali hanno scoperto che mancano di intelligenza.

Gli ippopotami sono tra i mammiferi più grandi della Terra: il maschio medio pesa 4 tonnellate. Vivono principalmente nell’acqua ed escono dai fiumi solo per trovare cibo.

Sono assolutamente impossibili da addestrare a causa della loro estrema aggressività e pigrizia.

Bradipo

Un altro famoso zoologo, Alfred Brehm, descrisse il bradipo come una creatura miserabile, inutile e indifesa, completamente innocua e inoffensiva per l’uomo.

In effetti, questi animali non possono vantare alcuna capacità mentale, e ciò è probabilmente dovuto al fatto che non è richiesta un’elevata intelligenza per stare perennemente appollaiati sugli alberi.

I bradipi dormono per circa 15 ore al giorno, ma negli altri momenti tendono a rimanere immobili, a meno che non ci sia un buon motivo.

Non sono nemmeno in grado di digerire da soli il cibo, che viene digerito da speciali batteri che vivono nello stomaco.

I bradipi hanno anche una terribile avversione a scendere a terra, dove sono completamente indifesi, incapaci di difendersi o di fuggire da un potenziale nemico.

Molti scienziati hanno definito i bradipi un errore evolutivo e hanno previsto che si sarebbero presto estinti, mentre oggi se la cavano benissimo.

Panda

Questi membri estremamente simpatici della famiglia degli orsi sono minacciati di estinzione e la loro scarsa intelligenza gioca un ruolo importante. Nonostante la loro natura buona e non aggressiva, i panda sono quasi impossibili da addestrare.

Sembra che siano stati creati al solo scopo di far ridere le persone con la loro goffaggine e il loro comportamento sgradevole.

In natura, i panda si nutrono di bambù, un alimento estremamente povero di calorie.

Biologicamente, sono classificati come onnivori e potrebbero certamente mangiare carogne o piccoli insetti.

Ma alla maggior parte di questi procioni non viene in mente di farlo.

Se tutti i bambù presenti nell’habitat di un panda venissero distrutti, il panda morirebbe di fame perché non sarebbe in grado di trovare altre fonti di cibo.

Le femmine di panda possono avere due cuccioli contemporaneamente, ma si prendono cura solo del primo nato, mentre il secondo è destinato a una morte inevitabile.

Koala

Uno dei simboli nazionali dell’Australia, il koala è visto anche come una creatura affascinante e carina, ma la realtà è che i koala sono arrabbiati, scandalosi e molto poco virili.

Combattono continuamente tra loro e possono causare gravi malattie infettive come la clamidia negli esseri umani.

Quando si parla di evoluzione e intelligenza, la natura si è presa gioco dei koala.

Il cervello di questi sterboli un tempo occupava l’intera cavità cranica, ma poi ha iniziato a ridursi e oggi rappresenta solo il 2% della massa corporea totale, uno dei livelli più bassi.

Gli scienziati ritengono che la degenerazione sia legata al passaggio dei koala a una dieta puramente vegetale e che gli individui moderni possano rivaleggiare con i bradipi solo in lentezza e stupidità.

Se si mette davanti agli animali un vassoio di foglie di eucalipto raccolte, semplicemente non sapranno che farsene, perché sono abituati a raccogliere il cibo dagli alberi.

Quaglia

Tra le creature piumate ci sono anche molte creature intelligenti e furbe (i corvi, per esempio), ma le quaglie non fanno assolutamente parte di questa lista.

Gli scienziati hanno scoperto che questi simpatici uccellini hanno un’intelligenza molto bassa e i loro allevatori lo confermano.

Le quaglie hanno un cervello minuscolo e un metabolismo lento, che influisce sulla loro capacità di affrontare e sopravvivere rapidamente.

In natura, vivono in piccoli stormi senza leader, costruiscono nidi precari sul terreno e spesso rimangono senza una “casa”.

Le femmine spesso abbandonano i piccoli quando perdono il nido, con conseguenti tassi di mortalità molto elevati tra le quaglie.

Gli allevatori di questi uccelli devono prestare molta attenzione alle attrezzature presenti nelle loro gabbie: possono annegare nell’abbeveratoio, bruciarsi ripetutamente in una lampadina di riscaldamento o sbattere la testa sul soffitto.

Struzzo

Lo struzzo è considerato un simbolo di stupidità e irrazionalità per una buona ragione.

Secondo le ricerche degli scienziati delle zanzare, il cervello di questi uccelli è più piccolo dei loro stessi occhi.

Non hanno l’abitudine di nascondere la testa sotto la sabbia che viene costantemente attribuita loro (l’autore di questa errata convinzione è l’erudito romano Plinio il Vecchio), ma spesso si comportano in modo sciocco anche senza.

Gli struzzi sono un po’ marmotte, quindi non imparano e seguono l’istinto. Una persona ignorante che decide di dare un bocconcino a un uccello rischia di perdere le dita.

In generale, bisogna fare attenzione agli struzzi, che possono diventare aggressivi senza motivo apparente e possono persino calpestare le vittime a morte con le loro forti zampe.

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