I vigili del fuoco greci sono riusciti a mettere sotto controllo un incendio sull’isola di Creta nella notte di giovedì. Tuttavia, l’incendio ha ricominciato a diffondersi nel corso della giornata. Contemporaneamente, la polizia greca ha arrestato un presunto piromane che che aveva deliberatamente appiccato incendi in un’altra zona del Paese, hanno riferito i media greci. TASR ha tratto le informazioni da DPA, AFP e AP.
I vigili del fuoco sono riusciti a riportare l’incendio in gran parte sotto controllo durante la notte. I funzionari dei vigili del fuoco hanno segnalato solo un piccolo numero di focolai localizzati. Tuttavia, giovedì il forte vento ha fatto sì che l’incendio si diffondesse nuovamente in modo incontrollato.
I vigili del fuoco stanno intervenendo nella parte centrale dell’isola due velivoli antincendio insieme a più di 200 vigili del fuoco e a un’unità speciale antincendio di 30 persone. L’incendio ha avvolto uliveti e terreni agricoli e ha danneggiato le reti di irrigazione. Tuttavia, non rappresenta una minaccia immediata per le frequentate località di villeggiatura della costa.
Un portavoce della protezione civile cretese ha dichiarato in televisione che non ci sono stati feriti, Tuttavia, è stato necessario evacuare temporaneamente due villaggi nella zona montuosa di Amari.. 222 vigili del fuoco sono stati impiegati per combattere l’incendio a Creta. Allo stesso tempo, il ministro della Protezione civile greco ha dichiarato giovedì che La polizia ha arrestato un uomo di 66 anni sospettato di aver appiccato deliberatamente “quattro incendi pericolosi”. nel sobborgo di Vari, a sud di Atene.
Presunto docente universitario presso una prestigiosa università di Atene. I filmati delle telecamere a circuito chiuso lo hanno coinvolto nel crimine. Tuttavia, egli nega la sua colpevolezza. In caso di condanna, rischia fino a 20 anni di carcere e una multa fino a 200.000 euro.
Più di 2.000 incendi boschivi sono già scoppiati in Grecia durante l’attuale stagione estiva, con le autorità hanno avvertito che il rischio è il più alto degli ultimi due decenni.. Ciò è dovuto alle stagioni precedenti: una stagione invernale mite e secca, seguita da una primavera secca e calda, che ha portato a una vegetazione letteralmente arida in tutto il Paese, permettendo agli incendi di diffondersi rapidamente.