Peixe è tornato a indossare la maglia numero 10 immortalata dal Re, conservata durante il campionato di seconda divisione; Con la sconfitta, l’allenatore Fábio Carille è stato vessato
Il Santos è entrato in campo questa domenica (17) con accesso garantito e, in più, già campione di Serie B, dopo che il giorno prima il Novorizontino aveva inciampato in casa contro il Paysandu. In un clima di festa, i tifosi hanno rovesciato gli striscioni – che erano stati ribaltati in segno di protesta contro la retrocessione – e hanno reso omaggio a Pelé, suggellando il ritorno della maglia numero 10, conservata durante la campagna in Seconda Divisione Nazionale. I tifosi, invece, contavano su una buona prestazione bianconera ed erano estremamente frustrati per la sconfitta per 2-0 contro la squadra di Alagoas. Indignati, i presenti a Vila Belmiro hanno chiesto a Fábio Carille di andarsene e hanno maledetto l’allenatore.
Peixe ha iniziato assonnato e ha visto Facundo Labandeira aprire le marcature al 16′, dopo aver ricevuto un calcio di punizione, dribblando il portiere Gabriel Brazão e spingendolo a porta vuota. Nel resto del primo tempo, la squadra del Santos ha avuto volume e ha creato occasioni da palla morta di Otero e da rare giocate individuali di Guilherme. Il calcio, però, lasciava un po’ a desiderare, cosa che infiammava i tifosi. La pazienza del villaggio si esaurì definitivamente quando Otero partì per l’ingresso di Laquintana. Da quel momento in poi, Carille cominciò a essere molestata in ogni momento.
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Il secondo tempo del Santos è stato addirittura peggiore del primo. E l’acqua è entrata una volta per tutte nella festa per il titolo quando Kleiton ha aumentato il vantaggio del CRB al 19° minuto. Su una palla tesa in avanti, la difesa bianconera rimbalza male e Anselmo Ramon riesce a mettere a segno un colpo di testa. Libero, il numero 75 biancorosso non ha perdonato. Tra i fischi, i giocatori del Santos festeggiano timidamente il titolo durante la cerimonia di premiazione. Peixe è tornato in Série A, ma non dovrebbe entrare nel 2025 con la stessa squadra che ha chiuso il 2024. A cominciare dallo staff tecnico.