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Il voto anticipato per le elezioni presidenziali è iniziato in tre Stati degli USA

Sono iniziate venerdì le votazioni anticipate in tre Stati degli USA – Virginia, Minnesota e South Dakota – per le elezioni presidenziali del 5 novembre, ha riferito l’AFP.

La maggior parte degli Stati dell’Unione americana consente il voto anticipato o il voto per corrispondenza, in modo da non perdere l’opportunità di votare se gli impegni del giorno delle elezioni lo impediscono. Gli elettori possono votare per posta in Pennsylvania a partire dal 16 settembre, in Virginia, Minnesota e South Dakota a partire da venerdì e in North Carolina a partire dal 17 ottobre.

Lo spoglio delle schede elettorali avverrà solo la sera del 5 novembre.

Tuttavia, tutte le schede elettorali, anche quelle votate in anticipo o inviate per posta, non saranno contate fino alla sera del 5 novembre. Il voto anticipato e per posta è cresciuto in popolarità negli ultimi anni: nel 2020, durante le ultime elezioni presidenziali, il 70% degli elettori statunitensi ha scelto questo metodo di voto. Anche il contesto sanitario associato alla pandemia della malattia COVID-19 ha giocato un ruolo in questo senso.

Si tratta di una pratica che il candidato repubblicano Donald Trump ha ripetutamente messo in discussione, sostenendo che il voto per corrispondenza del 2020 fosse stato truccato a favore del suo avversario, Joe Biden. Trump lo ha fatto nonostante gli sforzi dello staff della sua campagna elettorale per pubblicizzare il voto per corrispondenza tra gli elettori repubblicani.

In relazione alle accuse di brogli elettorali, Trump è accusato di aver tentato di rovesciare il risultato delle elezioni del 2020, dopo che i suoi sostenitori hanno preso d’assalto il Campidoglio, simbolo della democrazia americana, il 6 gennaio 2021. L’esito delle prossime elezioni presidenziali rimane molto incerto e difficile da prevedere, dato il complesso sistema elettorale degli Stati Uniti.

Tuttavia, i recenti sondaggi suggeriscono una vittoria della candidata democratica Kamala Harris. Secondo gli ultimi sondaggi, si è piazzata al primo posto con il 48,39% dei voti rispetto al 45,53% di Trump. Tuttavia, questo suo vantaggio sembra ridursi.

Venerdì il vicepresidente si recherà ad Atlanta, in Georgia, uno dei sette Stati che probabilmente decideranno le elezioni, per parlare di uno dei temi chiave della campagna elettorale: i diritti riproduttivi.

In Georgia, Harris intende sottolineare le pericolose implicazioni dei divieti all’aborto della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2022, dopo che Trump ha nominato due giudici conservatori alla corte. Da allora, almeno 20 Stati americani, tra cui la Georgia, hanno emanato divieti di aborto totale o parziale.

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