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Il viaggiatore Aurimas Mockus: il mio viaggio infastidisce anche i “vatniks”

Aurim Mockus ha in programma di lasciare gli Stati Uniti all’inizio di ottobre con la sua barca “Kuršis”, appositamente costruita, per percorrere circa 12.000 chilometri in otto mesi e raggiungere le coste australiane.

Il residente di Klaipėda non ha dubbi sul fatto che raggiungerà il suo obiettivo e dice di aver pensato e preparato il viaggio.

“Non sono un suicida”, ha detto Mockus.

Egli definisce il suo viaggio una spedizione, con la quale cerca di portare più di un messaggio al mondo, ma prima di tutto lo considera una sfida a se stesso.

“Prima di tutto è una prova per me stesso, lo faccio per me stesso (…) Ma non lo faccio per l’onore”, ha detto Mockus.

Inoltre, la barca di Mockus non porta solo i simboli dei Balti, ma anche quelli della Lituania, della NATO e dell’Ucraina, inviando così un messaggio al mondo sul nostro sostegno all’attacco dell’aggressore al Paese. Questo, secondo il viaggiatore, infastidisce alcuni scettici, che egli chiama “vatniks”, un termine usato per descrivere le persone che considerano la Russia il Paese migliore, che simpatizzano con essa e sono ostili alla Lituania e all’Ucraina.

La frase “La Lituania è unita” fa arrabbiare alcuni, soprattutto questi “vatniks” lituani (…) È solo un messaggio in codice che la Lituania – un piccolo Paese, un Paese della NATO – si schiera con l’Ucraina in questa guerra”, ha detto il residente di Klaipėda, che ha già superato diverse sfide importanti nella sua vita.

A. Mockus ha anche rivelato quanto il viaggio sarebbe costato al suo bilancio familiare e come la sua famiglia ha reagito alla sua decisione.

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