Il Venezuela non ha segnalato un’esercitazione militare; Il Brasile è entrato in allerta

Un’esercitazione militare effettuata dal Venezuela alla frontiera di Roraima tra mercoledì (22) e giovedì (23) ha messo in allerta le truppe dell’esercito brasiliano e ha generato tensioni e false voci a Pacaraima (RR) sulla possibilità di un’invasione militare. Circa 20 soldati venezuelani hanno violato addirittura il confine brasiliano. Le autorità stanno indagando se la motivazione di queste truppe fosse una provocazione o se l’azione fosse accidentale.

Secondo un membro dell’Alto Comando dell’Esercito, non è pratica comune che un’esercitazione militare su larga scala abbia luogo al confine di un paese e non venga comunicata in anticipo. Lo scopo del preavviso di mesi e dei dettagli sulla zona in cui si svolgerà l’esercitazione è quello di evitare un’escalation di tensione, scontri accidentali e panico tra la popolazione locale. Ma il Brasile ha saputo che il Venezuela avrebbe effettuato una manovra militare con veicoli blindati vicino a Pacaraima solo il 21, poche ore prima dell’inizio dell’attività.

L’esercitazione faceva parte di una manovra militare più ampia, che ha coinvolto 150.000 soldati in tutto il paese ed è stata denominata Scudo Bolivariano 2025. Il dittatore Nicolas Maduro aveva detto domenica che nel paese si sarebbero svolte esercitazioni militari durante la settimana per “difendere l’ordine interno “, ma non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale con il governo brasiliano riguardo l’esercitazione o la chiusura temporanea della frontiera.

Le truppe brasiliane furono messe in allerta al confine, ma non furono spostate in posizioni di battaglia. Non ci furono scaramucce o conflitti. Alla fine del 2023, il dittatore Nicolás Maduro ha indetto un referendum per annettere il 70% del territorio della vicina Guyana. Per fare questo, dovrebbe attraversare il territorio brasiliano.

Dall’anno scorso, le truppe di Pacaraima hanno ricevuto rinforzi, passando da una forza di circa 150 combattenti a 450. Hanno ricevuto anche veicoli blindati Cascavel armati di cannoni da 90 mm, jeep blindate Guaicuru e costruito case forestali e strutture di difesa. Il numero delle truppe non verrà ulteriormente aumentato a causa degli alti costi per il mantenimento di truppe numerose in una zona isolata, ma i rinforzi inviati l’anno scorso dovranno rimanere permanentemente nella regione.

L’esercitazione venezuelana sarebbe dovuta svolgersi tra il 22 e il 23, ma in pratica si è svolta solo martedì mattina (22). Al termine della manovra, un gruppo di circa 50 soldati venezuelani si è diretto verso una striscia di terra lunga 500 metri al confine tra i due Paesi, dove si trova un punto di riferimento con le rispettive bandiere che delimitano la divisione dei territori.

Hanno tenuto una piccola cerimonia militare sul versante venezuelano, ma parte delle truppe hanno manovrato i camion sul versante brasiliano prima di tornare in Venezuela. Il movimento è stato filmato ed è finito pubblicizzato sui social media con la falsa informazione che le truppe stavano invadendo il Brasile. Non c’è stato alcun tipo di confronto.

Il rapporto rileva che l’esercito brasiliano sta analizzando due fattori che potrebbero aver motivato l’esercitazione militare del Venezuela. Il primo è che le truppe venezuelane erano già mobilitate in tutto il paese a causa dell’insediamento di Nicolás Maduro per un nuovo mandato dopo un’elezione fraudolenta. È avvenuto il 10 gennaio. Le truppe sono state mobilitate ai posti di frontiera per impedire al candidato dell’opposizione, Edmundo Gonzales Urrutia – che ha vinto le elezioni ma è finito in esilio – di mantenere la sua promessa di entrare nel Paese e assumere la carica.

Il governo venezuelano potrebbe aver approfittato delle risorse già mobilitate in tutto il paese per portare a termine la manovra e mostrare forza a livello interno.

L’altro scenario analizzato dall’Esercito è che la manovra potrebbe essere un messaggio di Maduro sull’inizio del governo del presidente americano Donald Trump. Il messaggio implicito sarebbe che la dittatura bolivariana ha la capacità di generare tensione e sconvolgere l’ordine nel continente americano. Caracas è sostenuta informalmente da Russia e Cina.