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Il Valencia, ultimo in classifica, raggiunge i quarti di Coppa | Calcio | Sport


Il Valencia, ultimo in un campionato diventato un tormento per quelli del Mestalla, trova la felicità nella Copa del Rey, torneo dove continua a sconfiggere rivali di categorie inferiori. L’ultimo, Ourense, della Prima RFEF, ma degno rivale che conobbe il piccolo O Couto per molti minuti, fino a quando un errore di Fran Carmona in respinta diede il vantaggio alla squadra di Carlos Corberán, che continua a cementare un modello che sembrava esausto. Se restano ultimi in campionato, in Coppa sono già ai quarti. Due volti per la stessa squadra.

0

Patricio Guillén, Raúl Prada, Fran Carmona, Miguel Prado, Álex Zalaya, Jairo Noriega (Ángel Sánchez, min. 61), Alejandro Fidalgo (Xesc Fullana, min. 61), Jerin Ramos (Gonzalo Di Renzo, min. 78), Josema Raigal (Juanma Bravo, min. 71), Alberto Gil (Álex Gil, min. 78) e Javier Carbonell

2

Stole Dimitrievski, Dimitri Foulquier (Rubén Iranzo, min. 68), Yarek Gasiorowski, Cristhian Mosquera (César Tárrega, min. 69), Pepelu, Hugo Guillamón, Jesús Vázquez, Germán Valera (Diego López, min. 68), Sergi Canós, Martín Tejón (André Almeida, min. 75) e Umar Sadiq (Pablo López, min. 87)

Obiettivi
0-1 minuto. 49: Fran Carmona. 0-2 minuti 77: Sadiq

Arbitro Arie di Miguel Angel Ortiz

cartellini gialli

Miguel Prado (min. 94)

Carlos Corberán sembra essere riuscito almeno a far sì che il Valencia si liberasse della paura. La sua squadra non è più quella undici tremante e spaventata degli ultimi giorni di Rubén Baraja. La Coppa, inoltre, è come una sorta di sollievo per un gruppo che ogni giornata di campionato perde diversi anni di vita a causa dell’ansia e della posta in gioco. Quindi rivali come Eldense o, ora, Ourense, gli permettono di sentirsi superiore e più sicuro di sé. Tanto che, per il momento, è diventato elegante con la palla. Il Valencia non si è lasciato intimidire da un rivale ipoteticamente inferiore e anche Jesús Vázquez, abituato a essere costantemente minacciato sulla fascia sinistra, uno dei punti deboli della sua squadra, ha approfittato di una serata molto più tranquilla per mettere in mostra il suo repertorio offensivo.

La squadra valenciana ha premuto molto alto e ha mostrato l’atteggiamento che Carlos Corberán ha portato da quando è arrivato a Natale, anche se continua a crollare nei minuti finali. Ma l’Ourense, appena superata la prima linea difensiva, è andato dritto in area di Dimitrievski. L’ex allenatore del West Bromwich Albion vuole che tutti i suoi giocatori si sentano importanti. Non esita a piazzare Umar Sadiq in prestito come attaccante o a inserire il giovane Martín Tejón negli undici. Il nigeriano era molto attivo, ma anche molto schietto. Da un giocatore con questo fisico ci si aspetta qualcosa di diverso. Ha avuto le occasioni migliori, ma nel primo tempo non è stato decisivo.

Ourense, dopo l’impressione iniziale, scoprì presto che il loro rivale abbaiava, ma non mordeva. Gli uomini di Pablo López si scrollano di dosso i complessi e, sotto la guida di Fidalgo, crescono a metà del primo tempo. Il Valencia è una squadra che tende al caos e davanti a sé ha trovato un avversario che non straripa di talento ma che almeno ha ordine e sangue freddo. E, inoltre, è felice pur mantenendo intatto il suo obiettivo. Hanno già eliminato una squadra di Prima Divisione come il Valladolid e in questo ottavo di finale hanno conosciuto il Valencia per buona parte della sfida.

Il tempo sembrava correre a favore dell’Ourense fino a quando un bel cross del valenciano Martín Tejón, molto incisivo sulla fascia destra, origine dei migliori passaggi in area, si è concluso con un autogol di Fran Carmona, che non è riuscito a respingere la palla. . Il gol ha costretto Ourense a passare in vantaggio e questo ha permesso a Sadiq di trovare spazi che prima non apparivano. L’attaccante, liberato, non ci ha messo molto a mandare un pallone sulla traversa.

L’Ourense si stava decomponendo e la prima cosa che vacillò fu la sua difesa, sempre più consolidata nella ricerca del pareggio per restare in vita in Coppa. Ma la squadra di Pablo López non aveva altra scelta e in un’azione isolata trovò la sua migliore occasione, un tiro secco di Ángel Sánchez colpisce il palo. L’occasione ha acceso Ourense, che è passato all’offensiva, arrivando in area con facilità e aumentando un senso di pericolo che il Valencia fino a quel momento non aveva avvertito.

Il terreno ceduto da Ourense è stato una benedizione per Sadiq, che finalmente si è sentito a suo agio. L’attaccante nigeriano cresce e in una grande azione, con un taglio dentro l’area, segna il secondo gol per i suoi, rete che suggella il pareggio. Corberán, che aveva lasciato la squadra nelle mani di sei giovani, ha aggiunto la sua seconda vittoria, entrambe in Coppa.



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