Il tribunale ordina a Ibama di restituire la scimmia domestica alla famiglia
La Corte federale ha ordinato all’Istituto brasiliano per l’ambiente e le risorse naturali rinnovabili (Ibama) di restituire una scimmia cappuccino di nome Anne, allevata come animale domestico da una famiglia del Distretto Federale.
La decisione è stata presa dal giudice Eduardo Martins, del Tribunale Regionale Federale della 1ª Regione, che ha stabilito un termine di 48 ore per la restituzione, pena una multa a giorni di R$ 1 milione in caso di non conformità.
Anne viveva con la famiglia dal febbraio di quest’anno. Durante una visita ad un centro commerciale, un ispettore di Ibama si è avvicinato al tutor e lo ha informato l’animale è stato portato in istituto per regolarizzare la situazione.
Una volta arrivata sul posto, però, la scimmia è stata sequestrata e inviata al Wild Animal Screening Center (Cetas). La famiglia dice di aver acquistato il cucciolo per R$30.000 da un allevatore di Santa Catarina.
La famiglia si è rivolta al tribunale, chiedendo la restituzione dell’animale. Nella sua decisione, il giudice ha accolto la richiesta e ha ordinato a Ibama di restituire Anne entro lunedì prossimo (23).
Argomentazioni decisionali
Il giudice ha ritenuto che la scimmia fosse ben accudita dalla famiglia, che ha presentato un rapporto veterinario attestante le buone condizioni dell’animale. Ritiene inoltre che il trasferimento al Cetas potrebbe compromettere il benessere di Anne.
“In questo caso, tenere l’animale in un ambiente domestico adeguato è più in linea con il suo benessere che trasferirlo in un centro di screening noto per essere carente”, si legge nella decisione.
L’Ibama, invece, ha sostenuto di non riconoscere la legalità della documentazione presentata dal tutore. Tuttavia, il giudice ha compreso che tale documentazione non è stata sottoposta a perizia tecnica.
“Il sequestro dell’animale da parte dell’Ibama si basava su una presunta falsa documentazione che non era stata nemmeno oggetto di perizia tecnica”, aggiunge il documento.
Un altro punto sottolineato è che la specie di scimmia cappuccina non figura nell’elenco degli animali presenti rischio di estinzione.
Il giudice ha inoltre sottolineato il ruolo di sostegno emotivo svolto dalla scimmia per la famiglia, soprattutto per il proprietario, che sta affrontando ansia e depressione.
“Ciò dimostra che l’animale svolge un importante ruolo di sostegno emotivo per la donna aggravante, che presenta ansia e depressione”, ha spiegato nella decisione.