Il Tribunale nazionale fissa nei mesi di maggio e giugno 2026 il processo per l’Operazione Cucina | Spagna
Il Tribunale nazionale ha fissato i mesi di maggio e giugno 2026 per tenere il processo per l’ Custodia da cucinal’operazione architettata nel 2013 all’interno del Ministero degli Interni e della Polizia Nazionale durante il governo di Mariano Rajoy per spiare l’ex popolare tesoriere Luis Bárcenas con il presunto obiettivo di rubare documentazione che potesse danneggiare il PP. Secondo una risoluzione della Quarta Sezione della Camera Penale, alla quale ha avuto accesso EL PAÍS, il tribunale precisa così per la prima volta le date in cui si terrà l’udienza orale contro, tra gli altri, Jorge Fernández Díaz, ex Ministro dell’Interno ; e Francisco Martínez, ex Segretario di Stato per la Sicurezza. Entrambi rischiano una richiesta da parte della Procura di 15 anni di carcere.
I magistrati hanno anche già accettato che diversi membri della dirigenza del PP dell’epoca di Rajoy compaiano come testimoni in questo processo. La Corte ha ammesso lo scorso settembre che, nel corso dell’udienza, le parti possono interrogare lo stesso ex presidente del Governo; Soraya Sáenz de Santamaría, ex vicepresidente dell’Esecutivo; a María Dolores de Cospedal, ex segretaria generale del PP; e Juan Ignacio Zoido, successore di Fernández Díaz alla guida degli Interni.
L’operazione Cucina, condotta senza controllo giudiziario, è stata attivata nel 2013 presso il Ministero dell’Interno, quando il PP si è trovato messo alle strette dalle indagini sui Caso Gürtelil complotto di corruzione attorno alle società di Francisco Correa che si annidava nel partito conservatore e che i tribunali hanno considerato dimostrato in numerose sentenze. Secondo il giudice istruttore Manuel García-Castellón, l’obiettivo era derubare Luis Bárcenas di tutta la documentazione compromettente che poteva ancora avere. A quel punto EL PAÍS aveva già pubblicato Le carte di Barcenas e l’ex tesoriere si preparavano a togliere il tappeto alla Corte Nazionale contro il suo stesso partito.
Il giudice García-Castellón ha concluso l’indagine sul Custodia da cucina nel 2021, quando ha destituito Cospedal e ha limitato ogni responsabilità al Ministero dell’Interno – decisione approvata nel maggio 2022 dalla Camera penale. Per l’operazione “parapolizia” il magistrato ha perseguito 11 persone: Fernández Díaz; vecchio stile destra dell’ex ministro ed ex segretario di Stato, Francisco Martínez; all’ex vicedirettore della Polizia, Eugenio Pino; cinque commissari (José Manuel Villarejo, Enrique García Castaño, Marcelino Martín Blas, José Luis Olivera e Andrés Gómez Gordo); agli ispettori capi José Ángel Fuentes Gago e Bonifacio Díaz Sevillano; e Sergio Ríos, l’ex autista di Bárcenas, catturato come confidente.
Per la maggior parte di loro la Procura ha chiesto pene detentive elevate: 19 anni di carcere per José Manuel Villarejo; 15 anni per Jorge Fernández Díaz, Francisco Martínez, Eugenio Pino e Andrés Gómez Gordo; 12 anni e sei mesi per Enrique García Castaño —anche se tutti i procedimenti contro questo commissario sono in sospeso dopo aver subito un ictus—; 12 anni, cinque mesi e 15 giorni per Sergio Ríos, che ha incassato dai fondi riservati; e due anni e mezzo per Marcelino Martín Blas.
A conclusione delle sue indagini, il giudice ha puntato inequivocabilmente sull’ex ministro dell’Interno. “L’intervento dei massimi funzionari governativi del Ministero è chiaramente confermato”, ha scritto il giudice García-Castellón, che ha collocato Fernández Díaz “al vertice della catena che ha ordinato l’avvio dell’operazione” di spionaggio illegale contro Bárcenas. Secondo l’istruttore, l’ex ministro ha dato “ordini precisi” a Francisco Martínez, al quale ha indicato la “priorità” della questione. Poi, il Segretario di Stato “ha assunto il coordinamento” di Kitchen e lo ha affidato all’allora capo della Polizia di Stato, Eugenio Pino, che ne ha curato “la pianificazione e lo sviluppo”.