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Il Tribunale nazionale annulla una detrazione milionaria sull’imposta sulle società della società alberghiera RIU | Aziende



La società alberghiera delle Baleari RIU ha deciso di porre fine alla battaglia legale intrapresa con il Tribunale Centrale Economico-Amministrativo (TEAC), dipendente dal Ministero delle Finanze, per una detrazione applicata all’imposta sulle società negli anni 2007, 2008 e 2009 , scegliendo di non presentare ricorso dinanzi al Tribunale Nazionale contro la sentenza del novembre 2022, con la quale ha respinto la causa intentata dalla compagnia alberghiera delle Baleari.

I fatti giudicati risalgono ad una transazione economica conclusa vent’anni fa. Nel 2004, la compagnia alberghiera delle Baleari ha acquistato un terreno compreso nel Piano Urbanistico Generale (PGOU) di Chipiona (Cadice) e inserito nell’unità urbanistica denominata La Ballena con uso terziario alberghiero per un importo di 13,27 milioni di euro. Solo due anni dopo, adducendo difficoltà urbanistiche, la vendette per 19,08 milioni di euro, ottenendo una plusvalenza di 5,8 milioni di euro e un utile operativo calcolato in 5,24 milioni di euro. La società alberghiera ha detratto l’importo ricavato nella dichiarazione dei redditi relativa agli anni 2008, 2009 e 2010 a titolo di reinvestimento di utili straordinari, cosa che ha comportato l’avvio di un accertamento a partire dal 5 settembre 2012 da parte del Tribunale economico-Consiglio amministrativo regionale della Isole Baleari, che ha portato ad una prima risoluzione contraria agli interessi della RIU, datata 29 luglio, 2016. Tra queste due date ha scelto di pagare i 468.830 euro richiesti nel giugno 2013 e di continuare a reclamare davanti alle autorità superiori.

La società alberghiera ha presentato ricorso contro tale delibera dinanzi al TEAC, il quale si è pronunciato anche contro la detrazione applicata da RIU in data 11 marzo 2019, per cui la società ha deciso di proporre ricorso contenzioso-amministrativo dinanzi al Tribunale Nazionale. Ciò è stato respinto con sentenza del 5 ottobre 2022. Il principale punto di controversia si riferisce alla natura della suddetta detrazione per il reinvestimento degli utili. RIU ritiene che tali appezzamenti debbano essere considerati come immobilizzazioni, definite come l’insieme dei beni iscritti nei bilanci delle società da utilizzare in modo pluriennale, e che pertanto potrebbe essere applicato il suddetto beneficio fiscale.

La Corte nazionale ritiene invece che il terreno acquistato e venduto debba essere considerato esistente, spesa che non può essere ammortizzata con detrazioni. “Ha raggiunto una redditività vicina al 40%. Tutto questo in appena due anni. Si tratta di un’operazione tipicamente immobiliare, relativa ad un immobile estraneo a qualsiasi precedente utilizzo da parte dell’ente, indipendentemente dal fatto che l’operazione sia accompagnata o meno dalla preventiva elaborazione di futuri progetti di gestione alberghiera o dalla richiesta di licenze”, si legge nella sentenza.

La Corte nazionale ha accolto le argomentazioni precedentemente presentate dal TEAC. “La circostanza della limitata permanenza dell’immobile nel patrimonio ricorrente, che il ricorrente tenta di superare adducendo difficoltà urbanistiche, a nostro avviso non sufficientemente provate, ci sembra un elemento rilevante nella valutazione delle prove svolte, poiché dovrebbe si ricorda che, trattandosi di detrazione, il ricorrente deve essere tenuto a fornire prove concrete in merito alla classificazione del bene in discussione come immobilizzazioni”.

La Corte Costituzionale lascia il futuro di un hotel a Fuerventura nelle mani della Transizione Ecologica

L’altra grande battaglia legale che RIU ha con l’Esecutivo centrale riguarda la possibile demolizione dell’hotel Riu Oliva Beach, situato in un demanio pubblico marittimo-terrestre nel parco naturale delle Dunas de Corralejo (Fuerteventura). Il Ministero della Transizione Ecologica sostiene che la concessione per operare in quello spazio protetto è scaduta e che quindi deve essere demolito, mentre la società alberghiera sostiene che il potere di decidere su tale concessione non spetta all’Esecutivo statale, se non all’autorità autonoma uno, in linea con i loro interessi. Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha infatti presentato un conflitto di poteri davanti alla Corte Costituzionale, che è stata definitivamente archiviata lo scorso settembre. La rimozione, però, dovrà attendere. La RIU mette a punto la sua strategia legale difendendosi in tribunale avviando una causa che paralizzerà la risoluzione di questo conflitto di poteri.



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Luca

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