Il terremoto provoca almeno 95 morti in Tibet
Un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito la regione dell’Himalaya e ha provocato il ferimento di 130 persone
Nelle prime ore di questo martedì (07), un terremoto di magnitudo 6.8 ha scosso la regione di Tibetin Cina e Nepal, provocando un tragico numero di vittime. Le autorità locali hanno confermato che, ad oggi, hanno perso la vita 95 persone. Le squadre di soccorso lavorano instancabilmente per cercare i dispersi, mentre la comunità locale cerca di far fronte alla devastazione. L’area interessata, situata nel sud-ovest di Cinavicino al confine con Nepal, Bhutan e India, è nota per la sua attività sismica ma non è densamente popolata. Ciò potrebbe aver limitato il numero di vittime rispetto ai disastri precedenti, come il terremoto di Kathmandu del 2015, che provocò 9.000 morti.
Il governo cinese, sotto la guida del presidente Xi Jinping, ha rapidamente mobilitato sforzi significativi per la regione. Sono state inviate squadre di soccorso, insieme a risorse finanziarie, per sostenere le famiglie colpite. Il terremoto è stato causato dalla collisione delle placche tettoniche eurasiatica e indiana, responsabili della formazione dell’Himalaya e del Monte Everest, la montagna più alta del mondo. Questo fenomeno geologico continua a causare terremoti nella regione, evidenziando la vulnerabilità sismica del luogo e la necessità di misure preventive.
In Nepal, le autorità hanno adottato misure precauzionali, sospendendo tutte le attività turistiche nelle vicinanze del Monte Everest. Si stanno monitorando anche possibili scosse di assestamento, che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. La situazione continua ad evolversi, con aggiornamenti costanti da parte delle autorità cinesi e nepalesi sul numero delle vittime e sui tentativi di salvataggio. La comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi, offrendo sostegno e solidarietà alle nazioni colpite.
*Con informazioni di Luca Bassani
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale