Finora sono state identificate sette vittime, di cui due presumibilmente violentate, oltre ad altre che sono state fotografate senza il consenso dell’imputato.
Il tecnico infermieristico Wesley da Silva Ferreira è stato incriminato dalla Polizia Civile con l’accusa di aver commesso abusi contro i pazienti dell’Unità di Terapia d’Emergenza (UPA) della Città Industriale di Curitiba. Finora sono state identificate sette vittime, di cui due presumibilmente violentate, oltre ad altre che sono state fotografate senza il consenso dell’imputato. Wesley è stato arrestato il 29 ottobre e, durante l’interrogatorio, ha confessato che gli abusi sono avvenuti mentre le vittime erano sotto l’effetto di sedativi. I delitti sono stati scoperti quando il fidanzato del tecnico ha trovato sul suo cellulare registrazioni compromettenti, che hanno dato luogo a denuncia.
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Oltre alle accuse di abusi sessuali, è emerso che Wesley è sieropositivo ed era pienamente consapevole dei rischi di trasmissione del virus. Queste informazioni sollevano ulteriori preoccupazioni circa la salute delle vittime coinvolte nel caso. Il municipio di Curitiba è intervenuto immediatamente e ha riferito che il tecnico era stato licenziato dall’ospedale. L’indagine della polizia è stata trasmessa al Pubblico Ministero affinché possano essere adottate le opportune misure legali. L’Assessorato municipale alla Sanità ha ricevuto richieste di informazioni anche da parte dei familiari di due delle vittime, una delle quali è già deceduta.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale