Site icon La terrazza Mongardino

Il taglio dei tassi di interesse di settembre da parte della BCE non è ancora garantito

I mercati non sono convinti che la BCE sia in grado di tagliare i tassi per tre volte entro la fine dell’anno.

Il previsto taglio significativo dei tassi di interesse da parte della BCE potrebbe non avvenire a causa della recente crescita dei salari e della stabilità economica complessiva del mercato europeo. Sebbene gli ultimi dati siano coerenti con la prospettiva di un calo dell’inflazione, non hanno convinto i mercati che la BCE sarà in grado di tagliare i tassi fino a tre volte entro la fine dell’anno, ha dichiarato venerdì la società di servizi finanziari Saxo Bank.

L’allentamento delle pressioni inflazionistiche con il calo dei prezzi dei fattori produttivi potrebbe dare alla BCE la possibilità di prendere in considerazione un taglio dei tassi a settembre, ma non c’è nulla di certo”, ha dichiarato Althea Spinozzi, responsabile delle strategie Forex (International Foreign Exchange Market) di Saxo Bank. Secondo gli esperti, i salari nell’Eurozona sono cresciuti del 3,6% nel secondo trimestre, superando l’obiettivo di inflazione del 2% fissato dall’Unione Europea.

Anche l’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI), che riflette la crescita economica, era previsto in aumento ad agosto, da 50,2 a 51,2, soprattutto grazie alla spinta dei servizi francesi legati alle Olimpiadi.

I mercati prevedono un taglio dei tassi di interesse a settembre

Sebbene i mercati prevedano un taglio dei tassi a settembre e lo abbiano già previsto, è importante notare che la BCE rilascerà presto una nuova serie di proiezioni macroeconomiche, secondo Saxo Bank. Queste potrebbero includere revisioni al ribasso della crescita e, al contrario, revisioni al rialzo dell’inflazione. Secondo l’esperto, sembra più probabile un taglio dei tassi d’interesse in ottobre.

Un problema potrebbe essere rappresentato anche dai titoli tedeschi sopravvalutati che riflettono una prospettiva ottimistica che potrebbe non essere in linea con la realtà economica. Queste obbligazioni avrebbero dovuto registrare guadagni significativi nell’ultimo trimestre.

Tuttavia, la crescita economica rimane sostenuta e la forte crescita dei salari suggerisce pressioni inflazionistiche persistenti, in particolare nei servizi e nell’inflazione di fondo, che la BCE sta monitorando attentamente. La resilienza della crescita salariale sfida le aspettative del mercato di tagli aggressivi dei tassi”, concludono gli esperti.

Exit mobile version