O settore industriale del U.S.A. si è avvicinato di nuovo all’espansione in dicembre, con la produzione riprendendo e il volume dei nuovi ordini crescendo a maggior ragione, anche se le fabbriche hanno dovuto far fronte a prezzi più alti per i fattori produttivi nel corso dell’anno.
L’Institute of Supply Management (ISM) ha riferito questo venerdì (3) che il suo PMI manifatturiero rosa A 49,3 il mese scorso, leggendo più alto da marzo, 48,4 nel mese di novembre.
Una lettura del PMI sotto i 50 indica contrazione nel settore industriale, che rappresenta Il 10,3% dell’economia Nordamericano. Dicembre è stato il nono mese consecutivo in cui il PMI è rimasto sotto la soglia di 50.
Economisti consultati da Reuters previsto che il PMI rimarrebbe invariato em 48,4.
Il settore manifatturiero è stato colpito dall’aggressivo inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve nel 2022 e nel 2023. Ma i sondaggi, compreso il PMI, hanno esagerato l’entità del calo della produzione industriale.
I dati governativi del mese scorso hanno mostrato che la produzione industriale è cresciuta ad un tasso annualizzato del 3,2% nel terzo trimestre e ha contribuito al ritmo di espansione dell’economia del 3,1% durante quel periodo.
La banca centrale americana sta tagliando i tassi di interesse, dopo averli ridotti di 25 punti base, portandoli nella fascia compresa tra il 4,25% e il 4,50%, il mese scorso. Si è trattato del terzo taglio consecutivo da quando la Fed ha iniziato il ciclo di allentamento monetario a settembre.
La promessa del presidente eletto Donald Trump di tagliare le tasse potrebbe rilanciare il settore manifatturiero. Ma altre promesse, tra cui tariffe più elevate sui beni importati, potrebbero aumentare i prezzi delle materie prime.
La Fed ha previsto altri due tagli dei tassi quest’anno, meno dei quattro previsti a settembre, a causa della resilienza dell’economia e dell’incertezza sull’impatto delle misure dell’amministrazione Trump.
Il sottoindice dei nuovi ordini dell’indagine ISM è aumentato da 50,4 a 52,5. La produzione nelle fabbriche si è ripresa dopo essere stata in contrazione per mesi.
La misura dei prezzi pagati dai produttori è salita a 52,5 da 50,3 di novembre. L’indicatore delle importazioni è salito a 49,7, da 47,6 del mese precedente. I produttori potrebbero importare più prodotti esteri in previsione di tariffe più elevate.
L’indicatore delle consegne dei fornitori dell’indagine è aumentato da 48,7 di novembre a 50,1. Una lettura superiore a 50 indica consegne più lente. L’occupazione industriale si è ulteriormente contratta, con l’indice dell’occupazione industriale rilevato dall’indagine che è sceso a 45,3 da 48,1 di novembre.
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