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Il settore elettrico chiede a Lula di porre il veto sugli emendamenti che potrebbero aumentare costi ed emissioni


Oltre all’impatto finanziario, le entità avvertono che ciò potrebbe compromettere l’obiettivo della neutralità climatica del Brasile, aumentando le emissioni di gas serra del 25%

Banca immagini/PexelIl disegno di legge, già approvato, stabilisce le linee guida per l’installazione di impianti eolici in alto mare, consentendo l’utilizzo di aree nella zona economica esclusiva e sulla piattaforma continentale

Gli enti che rappresentano il settore elettrico lanciano un appello al presidente Luiz Inácio Lula da Silva per lui porre il veto sugli emendamenti al disegno di legge che regola l’ energia eolica offshore. Secondo queste organizzazioni, i cambiamenti proposti potrebbero comportare un costo aggiuntivo di 22 miliardi di R$ all’anno fino al 2050. La lettera inviata al presidente evidenzia che questi emendamenti, etichettati come “jabutis”, hanno il potenziale per aumentare le tariffe fino al 9%. % , il che peggiorerebbe la situazione finanziaria dei consumatori, che già devono far fronte a bollette energetiche elevate. I gruppi chiedono espressamente il veto sugli articoli 19, 22 e 23 del progetto. In queste sezioni si tratta della flessibilità nell’appalto di impianti termici a gas naturale, dell’ampliamento degli impianti centrali termoelettriche carbone entro il 2050 e l’obbligo di appalto di piccoli impianti idroelettrici. Nella lettera si sostiene che queste modifiche avvantaggiano una minoranza a scapito della maggioranza dei consumatori e che potrebbero danneggiare la pianificazione del settore elettrico, che deve essere gestito dall’esecutivo e dai suoi organi competenti.

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Oltre all’impatto finanziario, le entità avvertono che le modifiche potrebbero compromettere l’obiettivo della neutralità climatica del Brasile, aumentando le emissioni di gas serra del 25%. gas serra dal settore elettrico. Questa preoccupazione è particolarmente rilevante in un momento in cui il Paese è alla ricerca di alternative sostenibili e alla riduzione della propria impronta di carbonio.

Il disegno di legge, già approvato, stabilisce le linee guida per l’installazione di impianti eolici in alto mare, consentendo l’utilizzo di aree nella zona economica esclusiva e sulla piattaforma continentale. La concessione di questi progetti dipenderà da un contratto firmato con l’Esecutivo. Ad oggi, il Ministero delle Miniere e dell’Energia non si è espresso sulle richieste avanzate dagli enti del settore.

pubblicato da Patricia Costa

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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