Il server MP-SP viene arrestato perché sospettato di aver divulgato dati di processo al PCC
Secondo le indagini, i membri del gruppo criminale si sarebbero impossessati della password del server, utilizzandola per accedere a informazioni riservate e vanificare operazioni effettuate dalle forze dell’ordine e dallo stesso Pubblico Ministero.
Un pubblico ministero di San Paolo è stato arrestato nell’ambito di un’operazione che indagava sulla fuga di dati provenienti da procedimenti giudiziari alla fazione criminale Primo Comando della Capitale (PCC). Secondo le indagini, i membri del gruppo criminale si sarebbero impossessati della password del server, utilizzandola per accedere a informazioni riservate e vanificare le indagini condotte dalla polizia e dalla stessa Procura. Si stima che i criminali abbiano avuto accesso ai processi centinaia di volte, compromettendo l’integrità delle indagini.
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L’operazione, condotta dal Gruppo d’azione speciale per la lotta alla criminalità organizzata (GAECO), ha eseguito cinque mandati di perquisizione e sequestro, oltre a due mandati di arresto temporanei. Il Segretariato di Pubblica Sicurezza di San Paolo ha riferito che tutte le circostanze del caso sono ancora oggetto di indagine. In una nota, la Corte di Giustizia di San Paolo ha precisato di non commentare le indagini in corso, ma ha rafforzato il suo impegno per la sicurezza e la riservatezza dei procedimenti giudiziari. Nel corso dell’operazione, oltre al dipendente del Pubblico Ministero, è stata arrestata temporaneamente anche un’altra persona. Le autorità continuano a indagare sul coinvolgimento di altri possibili sospettati e sull’entità della fuga di informazioni.
*Con informazioni di Misael Mainetti
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale