Il senatore americano chiede alla STF di riconsiderare il ritiro del passaporto di Jair Bolsonaro
Sebbene l’ex presidente non abbia ricevuto l’autorizzazione a viaggiare, il suo alleato ritiene che il documento inviato da un deputato americano potrebbe influenzare le decisioni future
Il senatore statunitense Shane David Jett, del Partito repubblicano e rappresentante dello Stato dell’Oklahoma, ha inviato una lettera al ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale (STF), chiedendo una revisione della decisione di trattenere il passaporto dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL). La misura impedisce a Bolsonaro di partecipare ad impegni internazionali, come l’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, avvenuto questo lunedì (20).
L’iniziativa del senatore è stata articolata dal deputato dello Stato Tenente Coimbra (PL-SP) alla fine del 2024. La lettera, datata 15 gennaio, è arrivata alla STF prima della cerimonia di insediamento di Trump. Sebbene Bolsonaro non abbia ricevuto l’autorizzazione a viaggiare, Coimbra ritiene che il documento potrebbe influenzare le decisioni future, poiché evidenzia l’impatto delle restrizioni ai viaggi sull’ex presidente.
Nel testo inviato alla STF, Jett sostiene che il ritiro del passaporto rende irrealizzabile la partecipazione di Bolsonaro a eventi internazionali strategici per le relazioni tra Brasile e Stati Uniti. Sottolinea inoltre l’importanza della presenza dell’ex presidente agli eventi promossi dall’ Casa Biancacon il potenziale per rafforzare i rapporti diplomatici tra i due paesi.
Dal febbraio 2023 il passaporto di Bolsonaro è stato sequestrato per ordine della STF. La settimana scorsa, il ministro Alexandre de Moraes ha respinto due richieste della difesa dell’ex presidente di restituire il documento. Il team legale di Bolsonaro ha affermato che si è trattato di un viaggio una tantum, ma la tesi non è stata accettata dalla corte. Per il tenente Coimbra la decisione nuoce alle relazioni tra Brasile e Stati Uniti. Ha classificato il mantenimento come una “vergognosa eccentricità” e ha suggerito che la misura abbia un pregiudizio politico. “Il rilascio del passaporto per un evento come l’insediamento di Trump sarebbe una dimostrazione di equilibrio tra giustizia e diplomazia”, ha affermato.
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Senza possibilità di viaggiare, Jair Bolsonaro era rappresentato negli Stati Uniti da sua moglie Michelle Bolsonaro. L’ex presidente ha affermato di aver ricevuto un invito ufficiale dalla Casa Bianca per l’evento, ma Moraes ha contestato l’autenticità del messaggio, classificandolo come proveniente da un indirizzo non identificato. La situazione ha suscitato le critiche degli alleati di Bolsonaro, che ritengono la decisione della STF dannosa per l’immagine e il progresso politico dell’ex presidente, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2026.