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Il Senato riprende questo lunedì la votazione sul disegno di legge sugli emendamenti parlamentari (18)


Il Senato dovrà concludere questo lunedì (18) la votazione sul disegno di legge che stabilisce norme per il pagamento degli emendamenti parlamentari.

Mercoledì scorso (13), i senatori hanno approvato il testo base della proposta con 46 voti favorevoli e 18 contrari. Tuttavia, sei punti salienti – le modifiche suggerite – del progetto devono ancora essere analizzati.

Dopo il passaggio al Senato, il testo tornerà alla Camera poiché il relatore Angelo Coronel (PSD-BA) ha apportato modifiche alla proposta.

L’approvazione del progetto è necessaria per sbloccare l’esecuzione delle modifiche, sospese dal Tribunale Federale (STF) per mancanza di trasparenza.

La proposta crea norme per l’esecuzione di emendamenti individuali, di trasferimento speciale, di collegio e di commissione.

Termine “blocco”

Uno dei maggiori punti di divergenza nel progetto è l’articolo che autorizza il governo federale a bloccare e modificare le risorse per raggiungere l’obiettivo fiscale.

Lo stralcio è stato inserito dal governo nella prima versione del testo inviato dalla Camera. Tuttavia, il relatore alla Camera, il deputato Elmar Nascimento (União-BA), ha modificato la proposta e ha lasciato solo la possibilità di contingenza, escludendo il permesso di bloccare le risorse.

La reinclusione del termine “blocco” nel progetto è stato uno degli appelli del governo al relatore del Senato, che ha accolto la richiesta. Coronel ha inoltre stabilito che le risorse bloccate non possono essere utilizzate per aumentare o creare spese non obbligatorie.

  • In pratica, il governo blocca la spesa non obbligatoria (come gli emendamenti delle commissioni parlamentari) quando si registra una crescita della spesa obbligatoria maggiore del previsto. In questi casi, il team economico può scegliere quali aree saranno interessate dai tagli.
  • La contingenza si verifica quando il governo non è in grado di raccogliere la quantità prevista di risorse per le casse pubbliche. In questi casi, il governo congela la spesa finché le entrate non producono risultati favorevoli.

La soppressione del termine “blocco” è stata chiesta dal leader del PL al Senato, Carlos Portinho (RJ), che ha presentato un punto saliente sull’argomento. La richiesta sarà discussa in plenaria questo pomeriggio.

Emendamenti da banco

Secondo il testo, gli emendamenti del Parlamento – indicati dai membri del Congresso che rappresentano gli stessi Stati – devono stanziare risorse per strutturare progetti di investimento e per azioni e attrezzature pubbliche prioritarie, in 21 settori, come istruzione, alloggio, sanità, trasporti e diritti umani.

Una delle modifiche apportate da Coronel rispetto al testo approvato alla Camera è stato l’aumento del numero di emendamenti che potevano essere presentati da ciascun collegio statale: da otto a dieci.

Queste risorse non possono essere individualizzate, cioè la deliberazione sulla destinazione delle risorse deve essere definita collegialmente dal collegio e verbalizzata.

Emendamenti della commissione

Le modifiche delle Commissioni sono indicate dagli organi permanenti di Camera, Senato e Congresso.

Secondo l’opinione di Coronel, queste risorse devono avere uno scopo identificato.

Inoltre, almeno il 50% di questi emendamenti deve essere inviato ad azioni e servizi di sanità pubblica. Ciascuna commissione riceverà proposte per l’indicazione delle risorse da parte dei leader dei partiti. Il consiglio avrà fino a 15 giorni per approvare le modifiche.

Il senatore Jorge Kajuru (PSB-GO) ha presentato un punto saliente per eliminare dal testo la necessità che i leader indichino le risorse. Secondo la valutazione del deputato, il passaggio trasforma questi fondi in “emendamenti di partito politico”.

Emendamenti individuali

Gli emendamenti individuali sono quelli indicati da ciascun deputato. Secondo il parere in analisi, l’autore dovrà informare sull’oggetto e sul valore del trasferimento, dando priorità alle opere non finite.

Lo Stato o il Comune che riceve la risorsa dovrà indicare, attraverso il sito transferegov.br, la filiale bancaria e il conto corrente su cui verranno depositate le risorse.

Nel caso di modifiche straordinarie di trasferimento, dette modifiche Pix, lo Stato o il Comune beneficiario deve comunicare, entro 30 giorni, il valore della risorsa ricevuta nonché il piano di lavoro e il calendario di attuazione dei fondi.

Le informazioni devono essere trasmesse al potere legislativo, alla Corte dei conti federale e alle corti dei conti statali o municipali.

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