Il Senato programma la sessione del primo sabato di febbraio per eleggere il nuovo presidente
Il presidente del Senato, Rodrigo Pacheco (PSD-MG), ha programmato una sessione per il primo febbraio, sabato, per eleggere il nuovo presidente e gli altri membri del consiglio di amministrazione per la prossima legislatura della Camera. Normalmente il Congresso non tiene sessioni nei fine settimana, tranne in situazioni straordinarie.
Oltre alle elezioni, previste alle ore 10, l’insediamento del 1° e 2° vicepresidente; del 1°, 2°, 3° e 4° segretari; e le sostituzioni del 1°, 2°, 3° e 4° segretario avverranno immediatamente dopo l’elezione.
La Camera dei Deputati ha programmato una sessione solenne solo due giorni dopo, lunedì (3), nella quale è stata prevista anche una sessione solenne per l’apertura dell’anno legislativo del Congresso.
L’elezione delle presidenze dei due rami della Legislatura ha spostato il coordinamento del Palazzo Planalto con il Congresso negli ultimi mesi del 2024, con il sostegno di Davi Alcolumbre (União-AP) per il Senato e Hugo Motta (Republicanos-PB) per il Camera. Gli attuali presidenti delle due Camere hanno riunito un’ampia alleanza di partiti dalla base all’opposizione per l’elezione dei parlamentari.
Al Senato, Alcolumbre deve tornare al suo posto dopo aver lasciato la presidenza tra il 2019 e il 2021. Ha il sostegno di PT, PSD, MDB, PL, PP, PDT, PSB e del suo stesso partito, União Brasil. Alcolumbre è anche un alleato di Rodrigo Pacheco, che rafforza la sua posizione di favorito.
Complessivamente le sigle contano 69 senatori, un numero superiore ai 41 voti necessari per vincere al primo turno. Tuttavia, il voto è segreto e individuale, il che può portare sorprese nel risultato finale.
Alla Camera dei Deputati lo scenario punta alla candidatura unica di Motta, scelto dallo stesso presidente in carica, Arthur Lira (PP-AL), per succedergli. Il parlamentare ha ottenuto il sostegno di 18 partiti, tra cui il PT di governo e il PL di opposizione, in un’articolazione guidata da Lira.
Il paraíbano ha il sostegno di un totale di 495 deputati, un numero molto superiore ai 257 voti necessari per essere eletto.