Il Senato degli Stati Uniti approva la legge sui finanziamenti ed evita la chiusura
Il Congresso degli Stati Uniti ha votato questo sabato mattina (21) per evitare lo shutdown dopo che i leader repubblicani della Camera hanno ritirato la richiesta di Donald Trump sul limite del debito nazionale.
La votazione del Senato è iniziata poco dopo mezzanotte e si è conclusa con 85 voti favorevoli e 11 contrari.
L’obiettivo principale era approvare un disegno di legge che proroghi i finanziamenti governativi fino a marzo e fornisca assistenza in caso di calamità e aiuti agricoli, ma non includa la sospensione del limite del debito.
Il presidente Joe Biden dovrebbe firmare il disegno di legge provvisorio più tardi oggi.
Venerdì il presidente della Camera Mike Johnson ha presentato un progetto di legge sui finanziamenti provvisori che non includeva la sospensione del limite del debito. È stato approvato con 366 voti favorevoli e 34 contrari.
Il disegno di legge finanzierà il governo fino al 14 marzo 2025 e comprende circa 100 miliardi di dollari in aiuti in caso di calamità, nonché un’estensione della legge sull’agricoltura.
Dopo il voto della Camera, Johnson ha detto ai giornalisti di aver parlato con Trump in serata e di ritenere che il presidente eletto sia “contento” del risultato.
Sono stato in contatto con Trump durante tutto questo processo. Gli ho parlato circa 45 minuti fa. Sapeva esattamente cosa stavamo facendo e questo è un buon risultato per il Paese. Penso che anche lui sia sicuramente contento di questo risultato
Mike Johnson
Venerdì sera, prima del voto, il Senato ha approvato all’unanimità il programma Gabriella Miller Kids First Research Act 2.0, che autorizza nuovamente un’iniziativa di ricerca sul cancro pediatrico attraverso il National Institutes of Health fino al 2028.
La disposizione faceva originariamente parte dell’accordo di finanziamento negoziato dalla leadership del Congresso, ma è stata abbandonata dopo che Trump ha spinto per un pacchetto di spesa “pulito” a breve termine senza misure aggiuntive incluse.
I repubblicani della Camera hanno risposto all’indignazione per il taglio dei finanziamenti al pacchetto sostenendo che la colpa è dei democratici del Senato per aver aspettato mesi per presentare il disegno di legge. A marzo la Camera ha approvato la riautorizzazione dei finanziamenti alla ricerca.