Il Senato approva in due tornate la PEC per la difesa informatica
Il Senato federale ha approvato, martedì (17), in due tornate, la Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) 3/2020, nota come PEC sulla sicurezza informatica. Il testo ha ricevuto 64 voti favorevoli al primo turno, con un solo contrario, ed è stato approvato all’unanimità al secondo turno, con 68 voti favorevoli. Con questo la questione passa ora all’analisi della Camera dei Deputati.
Di comune accordo tra i leader dei partiti, l’interstizio è stato rotto, consentendo lo svolgimento di entrambi i turni di votazione nello stesso giorno.
Redatta dal senatore Eduardo Gomes (PL-TO), la PEC inserisce la difesa informatica nell’elenco delle competenze esclusive dell’Unione, ovvero solo il governo federale potrà legiferare in materia. Inoltre, stabilisce che l’Unione, gli Stati, i comuni e il Distretto Federale hanno la responsabilità congiunta di garantire la sicurezza informatica dei servizi pubblici.
Il testo era già stato approvato nel marzo di quest’anno dalla Commissione Costituzione e Giustizia (CCJ) del Senato, con il parere favorevole del relatore, il senatore Hamilton Mourão (Republicanos-RS).
Differenza tra sicurezza informatica e difesa
La PEC evidenzia l’importanza di differenziare la cybersicurezza dalla cyberdifesa. Mentre la sicurezza informatica mira a proteggere reti, sistemi e dati da attacchi e accessi impropri, la difesa informatica è legata alla preservazione della sovranità nazionale di fronte alle minacce nell’ambiente digitale, come attacchi che potrebbero compromettere l’integrità del Paese.
Trattandosi di un emendamento alla Costituzione, la proposta deve soddisfare severi requisiti di voto. Al Senato, una PEC richiede l’approvazione di almeno tre quinti dei voti dei senatori (49 voti), in due turni di votazione. Lo stesso sarà necessario alla Camera dei Deputati, dove per l’approvazione occorrono 308 voti.
Con la crescente rilevanza dell’ambiente digitale per la sicurezza nazionale, la PEC 3/2020 è considerata un progresso nell’organizzazione e nella protezione informatica del Brasile. Ora spetta alla Camera decidere se il testo verrà emanato.