O padre José Eduardo de Oliveira e Silvaincriminato da Polizia federale insieme all’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) e altre 35 persone per un presunto tentativo di colpo di stato in Brasile, ha scritto e inoltrato via WhatsApp una sorta di “preghiera al golpe”, in cui chiedeva a tutti i brasiliani di includere nelle loro preghiere i nomi dei militari che potrebbero essere coinvolti nella trama.
Le informazioni vengono visualizzate in relazione finale dell’indagine condotta dalla Polizia Federale. Le conclusioni dell’indagine sono state consegnate giovedì (21) al STF (Corte suprema federale) e reso pubblico dal ministro Alessandro di Moraes questo martedì (26).
Nella preghiera composta dal sacerdote e inviata il 3 novembre 2022 figurano i nomi dell’allora ministro della Difesa, Paulo Sérgio Nogueira, e di altri generali, come Estevam Teophilo, all’epoca capo del Comando delle operazioni terrestri, entrambi incriminato.
Il religioso prega affinché tutti i brasiliani, cattolici ed evangelici, includano il ministro e i generali nelle loro preghiere, “chiedendo che Dio dia loro il coraggio di salvare il Brasile, li aiuti a superare la codardia e li incoraggi ad agire con consapevolezza storica e non solo come civile”. servitori in uniforme”.
Nella lista figura anche il personale militare che resistette ai movimenti golpisti, come l’allora comandante dell’esercito Marco Antonio Freire Gomes.
Secondo la PF, il parroco ha inviato la preghiera a un collega, frate Gilson da Silva Pupo Azevedo, chiedendogli di trasmetterla solo “a persone di stretta fiducia”.
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