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Il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi solleva preoccupazioni tra i leader mondiali sul cambiamento climatico


La Cina, l’Unione Europea, l’ONU e il Brasile hanno manifestato prima che Donald Trump firmasse un ordine esecutivo per rimuovere il Paese dall’impegno ambientale preso nel 2015 per ridurre le emissioni di gas serra

“Il cambiamento climatico è una sfida comune a tutta l’umanità e nessun paese può rimanere insensibile o risolvere il problema da solo”, ha affermato Guo Jiakun.

Questo martedì (21), un rappresentante del Ministero degli Affari Esteri di Cina ha espresso preoccupazione per la decisione degli Stati Uniti di recedere dall’accordo di Parigi. Guo Jiakun ha sottolineato che la questione del cambiamento climatico è una sfida che deve essere affrontata collettivamente. “Il cambiamento climatico è una sfida comune a tutta l’umanità e nessun paese può rimanere insensibile o risolvere il problema da solo”, ha affermato il portavoce.

L’uscita degli Stati Uniti è stata annunciata dal presidente Donald Trump poche ore dopo aver ripreso la guida del Paese. Il trattato mira a ridurre le emissioni di gas che contribuiscono all’effetto serra.

La decisione di Trump è stato criticato da Wopke Hoekstra, responsabile della politica climatica Unione Europea. “È davvero deplorevole che la più grande economia del mondo, nonché uno dei nostri più stretti alleati nella lotta contro il cambiamento climatico, si stia ritirando dall’accordo di Parigi”, ha scritto Hoekstra su X.

Inoltre, ha preso posizione anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, sottolineando l’importanza dell’Accordo di Parigi per la sopravvivenza dell’umanità. “L’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale”, ha dichiarato Leyen durante il World Economic Forum.

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha espresso la speranza che sia le città che le aziende americane continuino a promuovere lo sviluppo economico sostenibile. “È essenziale che gli Stati Uniti continuino a essere leader sulle questioni ambientali. Gli sforzi collettivi dell’Accordo di Parigi hanno fatto la differenza, ma dobbiamo andare molto più lontano e più velocemente insieme”, ha affermato Guterres.

Pensando al Brasile, Marina Silva, ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici, ha commentato la decisione dell’amministrazione Trump, soprattutto in relazione all’abbandono del Green New Deal e all’enfasi sui combustibili fossili. “Anche se era già previsto, visto ciò che ha difeso nella campagna presidenziale, vedo con enorme preoccupazione l’annuncio che il presidente intende porre fine al Green New Deal, far uscire gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, riavviare l’industria automobilistica nordamericana senza dare priorità alle auto elettriche e valorizzare l’uso dei combustibili fossili”, ha affermato il ministro.

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Con la decisione repubblicana, gli Stati Uniti sono diventati l’unico Paese a ritirarsi dall’accordo, che era già stato accantonato nel 2017. Oltre agli Usa, solo Iran, Libia e Yemen non sono firmatari del patto, ma non l’hanno mai raggiunto. firmarlo.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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