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Il rinvio risolleva gli animi e mette in difficoltà il Corinthians – 21/01/2025 – Sport


Non esiste una data per la fine della crisi politica al Corinthians, con un lungo processo di impeachment per il presidente Augusto Melo. Anche la seconda votazione sulla destituzione del direttore – la prima era stata sospesa con un provvedimento ingiuntivo – si è conclusa senza esito.

Ci sono state quasi cinque ore e mezza di intensi dibattiti al Parque São Jorge per tutto lunedì (21) finché, intorno alle 23:15, il presidente del Consiglio Deliberativo, Romeu Tuma Júnior, ex alleato di Melo e attuale oppositore, ha interrotto la riunione, con la giustificazione che l’avanzare della notte ha fatto allontanare dal posto alcuni consiglieri, soprattutto i più anziani.

Prima si era proceduto ad una votazione preventiva sull’ammissibilità del merito della questione. Il dibattito ha suscitato scalpore durante la seduta, con Augusto Melo che ha puntato il dito contro Romeu Tuma. Il leader del Consiglio ha inizialmente optato per una definizione per acclamazione, cosa che ha fatto arrabbiare il presidente del Corinthians. La votazione, quindi, si è svolta tramite schede elettorali.

I voti favorevoli alla legittimità del processo di destituzione sono stati 126 e i contrari 114. La differenza, pur essendo di poco conto, potrebbe indicare una possibile sconfitta di Augusto nel voto sul processo, poiché, se avesse vinto il “no”, il caso sarebbe stato chiuso. Ma, alla fine del voto, entrambe le parti hanno cercato di dimostrare ottimismo.

Gli animi si sono infiammati nuovamente all’uscita della riunione, quando alcuni consiglieri sono stati molestati dai tifosi presenti. Gli organizzatori del club, in particolare Gaviões da Fiel, sono contrari al processo di impeachment, almeno fino alla conclusione delle indagini della Polizia Civile su presunte irregolarità nel contratto di sponsorizzazione con la casa di scommesse sportive VaideBet, oggetto per il quale Augusto è giudicato dai consiglieri .

Gli autori del processo di rimozione sostengono che, a causa della “omissione del [Augusto Melo]l’immagine dell’istituzione è stata gettata in un pantano di notizie degradanti”.

La denuncia si riferisce al pagamento di 25,2 milioni di R$, come commissione di intermediazione per l’accordo con il sito di scommesse, a Rede Social Media Design, che appartiene ad Alex Fernando André, Alex Cassundé, che ha lavorato nella campagna presidenziale di Augusto.

Questa società ha ceduto parte della commissione a Neoway Soluções Integradas em Serviços, intestata a Edna Oliveira dos Santos, una donna che vive in un’umile residenza in Perù e non sapeva nemmeno dell’esistenza della società.

Augusto nega qualsiasi irregolarità nel suo operato e afferma che l’intero processo è passato attraverso gli organi di controllo del club. Lamenta anche che Tuma non gli ha concesso ampi diritti di difesa.

Lasciando il Parque São Jorge, nelle prime ore di questo martedì (21), ha definito “dittatore” il presidente del Consiglio e ne ha chiesto le dimissioni.

“Un ragazzo completamente parziale che lavora per loro, difendendo la propria causa. Un ragazzo che non ci ha permesso di difenderci”, si è lamentato. “I Corinzi si trovano in questa situazione perché c’è un ragazzo così che presiede il Consiglio.”

Tuma si difese affermando di seguire i riti previsti dagli statuti corinzi. “Mi rammarico profondamente del suo discorso. Ci siamo resi conto, da quel poco che ho potuto vedere qui, che era emozionato, forse arrabbiato per il risultato, che forse non se lo aspettava”, ha detto il presidente del Consiglio, che ha riferito di minacce ai suoi famiglia.

Sarà comunque prevista una nuova votazione, possibilmente il 3 febbraio o una settimana dopo. Non è chiaro se potranno partecipare i consiglieri che lunedì non erano presenti o se la nuova riunione si terrà come prosecuzione della precedente, con la convocazione già effettuata. Il tema sarà oggetto di ulteriore dibattito tra le parti.

Se Augusto dovesse subire un’altra sconfitta verrà immediatamente allontanato. Tuma avrà poi cinque giorni per fissare l’assemblea dei soci, che si svolgerà entro un periodo compreso tra 30 e 60 giorni. La votazione dei membri, con il sistema della maggioranza semplice, è definitiva.

Se i soci respingono l’impeachment, Augusto tornerà in carica. Se la revoca verrà approvata, il Consiglio Deliberativo sarà convocato per eleggere, senza la partecipazione dei membri, un nuovo presidente fino alla fine del mandato di Melo, nel dicembre 2026.

L’intero processo si trascina dalla seconda metà dello scorso anno, quando un gruppo composto da 90 consiglieri presentò la richiesta di rimozione. Al ritmo attuale, l’incertezza potrebbe durare fino a metà aprile.

L’unico punto su cui al momento situazione e opposizione concordano è che il Corinthians continuerà a “sanguinare”, vedendo danneggiata la propria immagine.

Tra i tifosi c’è preoccupazione per gli effetti della crisi politica sulla squadra, che ha all’orizzonte impegni importanti, come l’esordio nei preliminari di Copa Libertadores, contro l’Universidad Central, del Venezuela, a Caracas, il 19 febbraio. . La partita di ritorno sarà il 26, a Itaquera.



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