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Il relatore facilita le modifiche al BPC ed esclude il Fondo costituzionale DF dai tagli alla spesa


Il relatore di uno dei progetti di legge (PL) del pacchetto di tagli alla spesa inviati dal governo, il deputato Isnaldo Bulhões (MDB-AL), ha presentato mercoledì (18) il suo parere sull’argomento e ha deciso di allentare le modifiche normative inizialmente previste dal il governo nella concessione del beneficio del pagamento continuo (BPC).

Bulhões ha escluso anche modifiche al riassetto del Fondo Costituzionale del Distretto Federale.

Attualmente, BPC serve gli anziani e le persone con disabilità con un reddito fino a 1/4 del salario minimo pro capite in famiglia.

Nel progetto inviato, il governo considera come parte del reddito l’importo già acquisito con altre prestazioni, il che, in pratica, può limitare il pagamento e impedire a più persone della stessa famiglia di accedere al programma. Il relatore deve modificare questa regola.

Fondo costituzionale DF

Già per il fondo DF, il governo aveva previsto un risparmio di 12 miliardi di R$ nei prossimi 15 anni.

Il Fondo Costituzionale è un importo versato dall’Unione al Distretto Federale per pagare i servizi di pubblica sicurezza, istruzione e sanità agli enti pubblici federali con sede nella capitale e alle 130 ambasciate a Brasilia e nelle zone circostanti.

Viene riadattato annualmente sulla base del reddito corrente netto dell’Unione. Il Tesoro difende il cambiamento dei criteri, utilizzando invece l’inflazione.

Il parere del relatore mantiene il limite proposto dal governo all’aumento del salario minimo. Attualmente, la politica di valutazione tiene conto della somma dell’inflazione misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo (INPC) in 12 mesi fino a novembre con l’indice di crescita reale del prodotto interno lordo (PIL) dei due anni precedenti.

La norma presentata dal governo nel pacchetto di tagli alla spesa indica che l’aumento del salario minimo continua a prevedere un aumento superiore all’inflazione in base al PIL, ma sarà limitato alla crescita delle spese nel quadro fiscale, che crescono al massimo del 2,5% annuo.

Secondo il governo, la nuova regola potrebbe generare un risparmio di 109,8 miliardi di R$ tra il 2025 e il 2030, ma potrebbe avere un impatto soprattutto sui pensionati, sui pensionati e su coloro che beneficiano di programmi sociali legati al minimo.

La proposta presentata da Isnaldo dovrebbe essere votata questa sera alla Camera dei Deputati.



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