Secondo le ultime statistiche pubblicate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INSS), lo scorso dicembre 673.729 famiglie in cui vivono 2.047.755 persone hanno beneficiato del reddito minimo vitale (IMV). L’ultimo mese dell’anno ha finito per erogare un importo medio di 470,7 euro al mese per famiglia, e con 141.519 prestazioni attive in più rispetto allo stesso periodo del 2023, il che rappresenta un aumento del 26,6%.
I dati dell’INSS riflettono che da quando l’IMV è entrato in vigore nel giugno 2020, durante la pandemia, questa prestazione – che è finalizzata a prevenire il rischio di povertà ed esclusione sociale di quelle persone che vivono sole o sono integrate in un’unità di convivenza e di mancanza risorse economiche di base; ma soprattutto per combattere la povertà infantile: quasi un milione di famiglie (943.620) ne hanno beneficiato ad un certo punto, a beneficio di poco più di 2,8 milioni di persone. Tra questi, quasi la metà (1,2 milioni) sono bambini o adolescenti.
Secondo l’ultimo registro, i minorenni vivono in sette unità di convivenza su dieci (459.667), e i beneficiari dell’IMV sono soprattutto donne: a dicembre erano donne il 67,4% dei titolari e il 53,5% dei beneficiari. Il profilo del beneficiario tipo è completato dal fatto che l’82,4% di tutti i beneficiari sono di nazionalità spagnola e la loro età media è di 45,3 anni.
Il rapporto fornito dall’INSS annuncia, da un lato, che, con l’obiettivo di rispondere alla situazione di particolare vulnerabilità dei beneficiari IMV delle località colpite dalle inondazioni causate dalla dana nella provincia di Valencia, in un contesto straordinario alle buste paga dei percettori ubicati in tali luoghi è stata applicata d’ufficio un’integrazione del 15%. Allo stesso modo, il Complemento per gli aiuti all’infanzia ha aggiunto un ulteriore 30%.
Allo stesso modo è stata anticipata anche la domanda IMV per povertà improvvisa, che potrà essere presentata dal 1° gennaio Quando la consueta scadenza inizia ad aprile. Per l’approvazione di queste richieste si tiene conto della situazione degli ultimi tre mesi, che può avvantaggiare soprattutto chi è colpito dalla caduta dei freddi di fine ottobre.
Gruppi vulnerabili
Il Ministero della Previdenza Sociale precisa che “la gestione e il sostegno ai gruppi più vulnerabili colpiti dalla dana sono stati rafforzati” e che “1.400 nuove domande sono state risolte favorevolmente dal 29 ottobre”, quando sono iniziate le piogge torrenziali.
Il dipartimento presieduto da Elma Saiz ricorda che, come già accaduto a novembre, i beneficiari di indennità di disoccupazione che esauriscono questa prestazione senza aver trovato lavoro inizieranno a ricevere l’IMV grazie alla nuova procedura che regola questa transizione. «Le persone che soddisfano i requisiti stabiliti non dovranno richiederla né fornire documentazione aggiuntiva», precisano.