Il reddito medio dei lavoratori brasiliani è cresciuto del 7,1% nel 2023, sottolinea IBGE
Secondo il sondaggio, i brasiliani hanno ricevuto in media 2.890 R$; nell’anno risultava occupata il 57,6% della popolazione, con un tasso di occupazione pari al 67,9% tra gli uomini e al 47,9% tra le donne
Nel 2023, il reddito medio dei lavoratori brasiliani ha raggiunto i 2.890 R$, segnando una crescita del 7,1% rispetto all’anno precedente. Si tratta del livello più alto registrato dal 2020, secondo i dati diffusi dalla Sintesi degli indicatori sociali del IBGE questo mercoledì (4). L’aumento del reddito riflette una graduale ripresa economica, anche se permangono sfide significative in termini di disuguaglianza. Il settore con gli stipendi più alti era informazioni, finanza e altre attività professionali, con una media di R$4.227.
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Al contrario, i servizi domestico ha mostrato la remunerazione più bassa, con un valore medio di soli R$ 1.143. Dall’indagine è inoltre emerso che, nel 2023, il 57,6% della popolazione era occupata, con un tasso di occupazione del 67,9% tra gli uomini e del 47,9% tra le donne. La disuguaglianza salariale è un aspetto preoccupante, con dati che mostrano che i lavoratori bianchi ricevono, in media, il 69,9% in più rispetto a quelli che si identificano come neri o di razza mista.
Inoltre, il divario retributivo tra uomini e donne è significativo, con gli uomini che guadagnano il 26,4% in più. Questa disparità rimane a tutti i livelli di istruzione, essendo più pronunciata tra coloro che hanno completato l’istruzione superiore. Il tasso di informalità nel mercato del lavoro è rimasto stabile al 40,7%. L’indagine ha rivelato che il 45,8% delle persone di colore o di colore svolgono occupazioni informali, mentre questa percentuale è del 34,3% tra i lavoratori bianchi.
Questa situazione evidenzia la necessità di politiche pubbliche che promuovano l’inclusione e la formalizzazione del lavoro. Un altro dato rilevante è che, nel 2023, 10,3 milioni di giovani, pari al 21,2% di questa fascia di età, non studiavano né lavoravano, il tasso più basso dal 2012. Di questo gruppo, il 65% sono donne, il che solleva interrogativi sulle opportunità e sfide affrontate da questa popolazione nel mercato del lavoro.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira