Il messicano Pachuca ha provato anche a esercitare pressione nei primi minuti della partita, ma non è riuscito a mantenere lo slancio e, come previsto, ha ceduto alla squadra stellata del Real Madrid nella finale di Coppa Intercontinentale.
Grazie ai gol di Mbappé, Rodrygo e Vinicius Junior — votati il giorno prima come i migliori del mondo dalla FIFA (Federazione Internazionale di Calcio) —, la squadra spagnola ha battuto 3-0 quella messicana e si è aggiudicata il decimo titolo della competizione, in una partita molto combattuta questo mercoledì (18) allo stadio Lusail, a Doha, in Qatar.
Era l’undicesima volta che la squadra spagnola giocava la finale della competizione: il conteggio include la vecchia Intercontinental, con solo europei e sudamericani, e la competizione FIFA. L’unica volta in cui non vinsero il campionato fu nel 1966, quando persero contro il Peñarol, dell’Uruguay, 4-0 complessivamente; all’epoca si giocarono due partite per decidere il campione, con 2-0 in Uruguay e altrettanti punteggio in Spagna.
Ora ci sono 38 titoli europei per club, contro i 26 sudamericani.
Quest’anno la Coppa del Mondo è stata riformulata ed è stata ribattezzata Coppa Intercontinentale. Nel nuovo formato, la squadra europea è entrata solo nella finale del torneo e non nella fase semifinale, come avveniva negli anni precedenti. I giocatori dell’attuale campione della Champions League sono arrivati sul luogo della competizione solo lunedì (16), due giorni dopo il pareggio per 3-3 contro il Rayo Vallecano dell’Espanyol.
Il Pachuca, classificato per aver vinto la Coppa dei Campioni della Concacaf (Confederazione delle federazioni calcistiche del Nord, Centro America e Caraibi), è arrivato in finale per la prima volta.
Nei quarti di finale hanno battuto il Botafogo 3-0, approfittando della stanchezza dei giocatori che hanno vinto la Copa Libertadores e il Campionato brasiliano. In semifinale, hanno battuto ai rigori l’egiziano Al Ahly, dopo aver pareggiato senza reti nei tempi regolamentari e nei supplementari.
Mercoledì la squadra messicana ha addirittura iniziato bene il duello con il Real Madrid ed è stata la prima a raggiungere la porta avversaria, costringendo il portiere belga Courtois a fare due parate per mantenere il punteggio a zero.
Con un attacco formato da Vinicius Junior, Rodrygo e Mbappé, il Real Madrid non ha impiegato molto, però, a prendere il controllo della partita, iniziando a minacciare il gol parato da Carlos Moreno.
Finché, al 37′, arriva il primo gol, con un gesto caratteristico di Vinicius Junior, che parte in velocità dalla fascia sinistra verso l’area avversaria, si libera della marcatura e passa per Mbappé, libero in mezzo all’area, che aveva solo il lavoro da completare per il retro della rete.
Con il gol, l’attaccante francese è riuscito a diventare campione del mondo nello stesso stadio dove, due anni fa, vide scivolare via quello che sarebbe stato il suo secondo titolo mondiale, perdendo contro l’Argentina di Lionel Messi ai calci di rigore. Mbappé ha segnato tre gol in quella finale.
Nella seconda metà della partita, Rodrygo si espande dopo soli sette minuti ricevendo la palla al limite dell’area di rigore, eludendo due avversari e colpendola con decisione con il piede destro nell’angolo sinistro, senza alcuna possibilità di difesa per il portiere. .
Il terzo è arrivato al 39′, su calcio di rigore trasformato da Vinicius Junior, dopo un fallo in area su Lucas Vázquez.
La principale giocata pericolosa di Pachuca è stata una punizione dell’attaccante Rondón, che si è fermato dopo una bella parata di Courtois.
Con la vittoria confermata, l’attenzione dei giocatori della squadra madrilena ora è rivolta nuovamente all’Espanyol e alla Champions League. Il club ha già un impegno domenica (22), quando affronterà il Siviglia, al Santiago Bernabéu.
Campione di Spagna e d’Europa la scorsa stagione, il Real Madrid non è riuscito a ripetere la prestazione dominante quest’anno.
Gli uomini di Carlo Ancelotti occupano il terzo posto nella classifica spagnola, con una partita in meno rispetto alla capolista Barcellona.
Nella nuova Champions League, la squadra occupa solo il 20° posto, dopo sei partite nella fase a gironi, con tre vittorie e tre pareggi.