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Il quarto brasiliano condannato per gli attentati dell’8/1 viene arrestato in Argentina con la valigia


Le forze di polizia argentine hanno arrestato il quarto brasiliano condannato per gli attentati alle Tre Potenze della Repubblica, l’8 gennaio dello scorso anno, che era in fuga dal Paese. Il nuovo arresto è stato quello di Joel Borges Correa, condannato in Brasile a 13 anni e sei mesi di carcere.

Correa, 46 anni, è stato arrestato martedì scorso (19) durante un controllo del traffico nella provincia di San Luis. Lo hanno riferito fonti della Corte Federale argentina CNN che secondo le informazioni fornite dalla polizia provinciale, responsabile dell’arresto, l’uomo si trovava a bordo di un’auto, diretta verso le Ande – che separano l’Argentina dal Cile – con una valigia piena di vestiti.

Nato a Tubarão–SC, Correa è stato condannato dalla Corte Suprema Federale del Brasile per i crimini di abolizione violenta dello Stato di Diritto Democratico, colpo di stato, danneggiamento qualificato, deterioramento del patrimonio protetto e associazione a delinquere armato, per l’8/ 1 attacchi.

L’arresto di Correa è il quarto in Argentina da quando il giudice federale Daniel Rafecas ha emesso mandati di arresto per 61 brasiliani condannati per gli attacchi dell’1/8 e ha chiesto l’estradizione da parte del Brasile.

Lunedì scorso (18), il corriere motociclistico Wellington Luiz Firmino, 34 anni e condannato a 17 anni di carcere in Brasile, è stato arrestato nella provincia di Jujuy mentre cercava di fuggire in Cile.

Lui stesso ha ammesso, in un video postato su un social network, che stava cercando di fuggire dall’Argentina, dove viveva da mesi.

La settimana scorsa, le autorità argentine avevano già arrestato Joelton Gusmão de Oliveira, 47 anni, condannato a 16 anni e sei mesi in Brasile, e Rodrigo de Freitas Moro Ramalho, 34 anni, condannato a 14 anni dalla Corte Suprema Federale.

Entrambi sono stati arrestati nella città di La Plata, in provincia di Buenos Aires.

Lo ha detto la figlia di Oliveira CNN che è stato arrestato mentre tentava di rinnovare la sua documentazione presso il dipartimento di immigrazione. La polizia smentisce questa versione, ma conferma che Ramalho è stato arrestato in queste circostanze.

I prigionieri saranno sottoposti ad un’udienza con il giudice Rafecas, che potrà decidere sull’estradizione. Essi, tuttavia, possono ancora ricorrere alla Corte Suprema argentina.



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