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Il pubblico ministero spiega il ritiro dei casi contro Trump: “Conflitto di interessi”


Il procuratore speciale Jack Smith ha annunciato, questo lunedì (25), il ritiro delle accuse penali in due casi federali contro il presidente eletto Donald Trump – per aver gestito male documenti riservati e per aver tentato di ribaltare le elezioni del 2020.

Tuttavia, Smith ha detto di rimanere aperto alla possibilità di nuove accuse in futuro.

Negli atti del caso dei documenti segreti e del caso di sovversione elettorale, Smith ha definito “temporanea” l’immunità presidenziale a cui avrà diritto Trump quando tornerà alla Casa Bianca.

La dichiarazione di Smith nel caso delle elezioni del 2020 afferma che l’insediamento di Trump “mette in conflitto due interessi nazionali fondamentali e convincenti”.

“Da un lato, la Costituzione richiede che il presidente non sia eccessivamente gravato nell’adempimento delle sue onerose responsabilità e che gli siano ‘affidate responsabilità di supervisione e politiche con la massima discrezione e sensibilità'”, ha scritto Smith.

“E d’altro canto, l’impegno della Nazione per lo stato di diritto e il principio di lunga data secondo cui ‘nessun uomo in questo paese è così in alto da essere al di sopra della legge’”.

Smith ha detto di essersi consultato con gli avvocati del Dipartimento di Giustizia sulla questione, e di aver anche valutato la possibilità di sospendere il caso fino a quando Trump non avesse più avuto l’immunità presidenziale.

Alla fine, tuttavia, il consulente legale del Dipartimento ha concluso che il divieto di perseguire i presidenti in carica è “categorico”, anche per le accuse presentate prima che un imputato entri in carica.

“Sebbene la Costituzione richieda l’annullamento in questo contesto, coerentemente con la natura temporanea dell’immunità concessa a un presidente in carica, non richiede l’annullamento permanente”, ha scritto Smith.

Ciò che si nasconde tra le righe di quest’ordine è che Trump ha ripetutamente promesso di licenziare Smith non appena fosse tornato alla Casa Bianca, una mossa che porterebbe anche alla fine di entrambi i casi.

Gli esperti legali ritengono che Trump potrebbe ancora concedersi la grazia presidenziale, garantendo che nessun caso venga nuovamente archiviato.

Trump si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse.



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